Torre Annunziata – La camorra alza il tiro: spara fuori le chiese. La guerra interna ai clan di Torre Annunziata per il business della droga, sta gettando la città nel terrore. Cosa fa la politica? Ne abbiamo parlato con l’onorevole dei 5 Stelle Luigi Gallo. Ennesimo omicidio a Torre Annunziata, è guerra tra i clan. La camorra si ricicla, come si sconfigge? Non esiste un unico strumento ma sono sbalordito dall’inerzia dell’amministrazione locale. A fronte di un potenziamento sostanziale delle forze dell’ordine con pattugliamento che durerà settimane, di un’intensa attività dei magistrati e del prefetto, dell’accelerazione delle procedure per affidare i beni confiscati alla mafia che oggi sono censiti in modo trasparente su un portale nazionale, il sindaco Ascione non ha proceduto a prescrizioni che da tempo sono state indicate come strade da perseguire: aumentare il personale della polizia municipale, creare un sistema di videosorveglianza e costruire un patto di legalità sul territorio per isolare i 300 camorristi e i suoi affiliati. Per questo ne ho chiesto le dimissioni. Nel patto tra procura antimafia e prefetto ci sarebbe anche un rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine. Lei ha anticipato quanto deciso in un’interrogazione parlamentare, ha avuto risposta? Ho sollevato con la mia interrogazione in Parlamento la necessità di intervenire su Palazzo Fiengo del clan Gionta e accelerare la ristrutturare per cedere l’area alle forze dell’ordine. Un’opera incompiuta da anni con più amministrazioni inadempienti. Ho avviato un pressing verso il ministro Lamorgese per un commissario come quello di Genova per il Ponte Morandi che dia un segnale forte di riscatto ai cittadini. Lavorerò per inserirlo nel decreto infrastrutture che il governo sta confezionando. E’ vero come dice che Lorenzo Diana che non c’è reazione alla camorra?
Ci sono la vedova e i familiari di Cerrato che con coraggio stanno reagendo, ci sono i parroci e tanti singoli cittadini. Vengo da una riunione con decine di cittadini che hanno una grande rabbia e voglia di ribellarsi e gli va riconosciuto coraggio in una città che è sfuggita totalmente di mano dal sindaco. Semmai i singoli cittadini non hanno interlocutori adeguati nell’ente locale. Il movimento 5 stelle si è da sempre contraddetto per la lotta all’illegalità, cosa ha fatto per il contrasto alla camorra?
Basta ricordare che tutti i nostri esponenti vengono presi di mira dalla criminalità. Il nostro ex-capogruppo della commissione antimafia è stato minacciato, Virgina Raggi sindaco della città di Roma gira con la scorta per aver tolto otto villette abusive ai Casamonica con la ruspa e sottratto le lcase occupate abusivamente dal clan Spada a Ostia . E ricordiamo che solo il M5S al governo ha permesso di escludere dall’improcedibilità tutti i reati connessi alle mafie anche quelli che riguardano i colletti bianchi che con la mafia collaborano. Oggi non esiste prescrizione da quando il M5S è al governo mentre la riforma sulla corruzione del M5S viene elogiata ogni anno da report europei per i risultati conseguiti Di chi sono le responsabilità quando in un territorio vince la camorra? Non si possono fare discorsi semplicistici. Credo molto che la strada sia la costruzione di un patto di legalità che deve coinvolgere tutti: cittadini, imprese, scuole, mondo della cultura, parroci, associazioni andando aldilà di sigle e contenitori. Il buon esempio lo devono dare sicuramente i partiti o i movimenti che non possono presentarsi alle prossime elezioni se non con un codice etico nuovo e regole di ingaggio dei candidati. Il M5S ha mandato gli elenchi provvisori di candidati alle amministrative al vaglio della commissione antimafia per conoscere l’eventuale presenza di “impresentabili” da escludere dalle liste, dovrebbe essere una precondizione per tutti i partiti e liste civiche che vogliono presentarsi alle prossime amministrative di Torre Annunziata