La biblioteca comunale di Volla resta chiusa, l’intervento di Potere al Popolo contro le “promesse non mantenute” del sindaco Di Marzo

(Riceviamo e pubblichiamo) Volla – In questi giorni cittadini, associazioni e enti giovanili hanno fatto qualsiasi cosa per farsi ascoltare e per spingere il Sindaco a riaprire la biblioteca comunale “Dino Battistella” di via Lufrano. Non è bastato un incontro con il Forum dei Giovani. Non sono bastati i messaggi di studenti e di studentesse né richieste e segnalazioni di lungo periodo. Il Sindaco, non solo non ha mantenuto la promessa di riaprire lunedì 17 maggio, ma soprattutto non riesce ad informare la città, a dare risposte precise a chi ha bisogno di uno spazio dove studiare in vista di esami e di prove. Per restituire il servizio alla collettività c’è bisogno soltanto di revocare l’ordinanza di chiusura. Ci vogliono trenta secondi ma, probabilmente, il Sindaco preferisce continuare a tacere oppure, ed è peggio, scrivere alle studentesse vollesi che la biblioteca è un luogo di consulto e non di studio. Sorprende che lo dica ora dopo tre anni di governo. Sorprende che il Sindaco non sappia che la biblioteca comunale è un luogo di studio da sempre e che se ci sono dei problemi dovrebbe risolverli piuttosto che girarsi dall’altra parte. Non a caso, noi di Potere al Popolo presentiamo proposte concrete sul tema dal 2018. Il Sindaco lo sa bene. Ricordiamo quando, provocatoriamente, disse: “e allora chiudiamola la biblioteca!”. E, attenzione, non c’era alcuna emergenza sanitaria in corso e protocolli anticovid da rispettare. Per diritto allo studio, il Sindaco dovrebbe saperlo, si intende tutto l’insieme di servizi a sostegno e a tutela di questa attività. Quindi, pure se si trattasse di un mero luogo di consulto, cosa che nei fatti non è perché non c’è una catalogazione nè un rifornimento di testi universitari ad esempio, il diritto allo studio viene negato lo stesso e soprattutto in un momento in cui le difficoltà economiche e sociali, accelerate dal virus, mordono la maggior parte delle persone. Sindaco, garantire il diritto allo studio significa anche dare la possibilità a chi vive in case piccole, e magari in famiglie numerose, di poter trovare riparo in uno spazio pubblico che sorge proprio per rispondere, innanzitutto, alle necessità di chi una villa a tre piani non ce l’ha. Dovrebbe saperlo. Dovrebbe sapere che il suo compito è quello di lavorare affinché ogni servizio pubblico sia garantito nel migliore dei modi attraverso un programma preciso e la sperimentazione di soluzioni innovative (vedi Cercola e Ponticelli). La politica è questo. Almeno la politica che intendiamo noi. Concludiamo ricordando che a Volla la biblioteca è sempre stato un grande vanto, un fiore all’occhiello, nonostante la scarsa volontà delle amministrazioni precedenti di occuparsene, tanto da essere frequentata dai giovani di tutti i comuni limitrofi (San Sebastiano, Cercola, Sant’Anastasia, Casalnuovo, Pollena). Dispiace sapere che c’era bisogno di un Sindaco che scrive di essere dalla parte dei cittadini per mancare di rispetto, di nuovo, alla città intera. Noi pensiamo che a volte sia incompetenza, a volte menefreghismo, a volte inesperienza. Ma probabilmente si tratta sempre di tutte e tre le cose. Potere al Popolo continuerà ad esserci e a sostenere tutte le rivendicazioni che mettono al centro il bene comune e i diritti dei più fragili.

 

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