Indagine della priocura sugli ingaggi del calcio Napoli. La Guardia di Finanza acquisice i contratti depositati alla Filmauro di De Laurentis

NAPOLI – L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo, prende spunto da segnalazioni di presunte irregolarità relative a contratti di calciatori. La procura ha quindi delegato la Gdf ad acquisire i contratti di alcuni giocatori (si parla di calciatori che nel frattempo sarebbero stati ceduti dal Napoli), per verificare la correttezza dei rapporti tra giocatori e procuratori e la regolarità delle posizioni anche dal punto di vista fiscale. Calcio mercato e diritti d’immagine: la Guardia di Finanza, su mandato della procura di Napoli, sta eseguendo una serie di acquisizioni di documenti nelle sedi della Figc e del Napoli a Roma e Castelvolturno. Secondo quanto si apprende, i finanzieri su mandato della Procura di Napoli, stanno acquisendo documenti relativi alle procedure di acquisto e cessione dei diritti sulle prestazioni sportive dei calciatori, ai rapporti con gli agenti ed alle relative movimentazioni finanziarie. I magistrati hanno disposto l’acquisizione di bilanci, contratti degli atleti tesserati, mandati ai procuratori, modelli depositati presso la Federazione, garanzie, pagamenti relativi agli ingaggi dei calciatori professionisti. Acquisizioni anche nella sede della Filmauro di Roma, la società di produzione cinematografica del presidente del clan azzurro Aurelio De Laurentiis, oltre che nelle sedi del Napoli a Castel Volturno e della Figc a Roma- «Non posso confermare l’eventuale acquisizione di atti alla Filmauro – dice all’Ansa l’avvocato Mattia Grassani, legale del Calcio Napoli – ma mi sembrerebbe normale visto che la centrale amministrativa del Napoli non è a Castel Volturno ma nella sede della società romana del presidente De Laurentiis». «La contrattualistica del calcio Napoli, sia per il rapporto sportivo che per la cessione dei diritti d’immagine dei calciatori, è, dall’inizio della presidenza di De Laurentiis, sempre stata condotta in maniera rigorosa e nel pieno rispetto delle norme sportive e statuali vigenti e portando a termine tutti gli adempimenti fiscali e contributivi», ha aggiunto Grassani. «Infatti – sottolinea Grassani – non si è trattato di acquisizioni particolarmente onerose, ma di atti depositati anche in Lega Calcio e verificati dalla Covisoc e dai consulenti esterni della Deloitte. Sono quindi atti e documenti alla luce del sole». Il legale ha spiegato che per il momento non è previsto nessun atto ulteriore e che «tutti gli adempimenti chiesti dalla Guardia di Finanza sono stati soddisfatti nella massima trasparenza». «Nessun blitz, nessuna perquisizione e nessun sequestro tanto che a Roma sono arrivati uomini in borghese. Si è trattato di una semplice acquisizione di copia di specifici atti nell’ambito di una normale attività investigativa», dice al Velino una fonte accreditata della Procura di Napoli. Stando a quanto apprende il Velino proprio per evitare «inutili clamori» si è proceduto con tutte le accortenze del caso. Fonti investigative fanno sapere dunque che quanto accaduto oggi rientra «in una normale attività investigativa che non giustifica tanto clamore mediatico. Insomma una tempesta in un bicchier d’acqua».

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