Il senatore Vincenzo Cuomo potrebbe sciogliere la riserva e candidarsi alla guida di Portici. Mauro Mazzone e Fernando Farroni altri possibili candidati a sindaco

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Portici – Qualora fosse tutto deciso, l’ufficializzazione della sua candidatura sarà resa pubblica al massimo per fine mese. Il Senatore della Repubblica, per due volte sindaco della città del Granatello, Vincenzo Cuomo infatti, pare abbia sciolto tutte le riserve, tirato i ranghi e stabilito le regole. Se il Pd e tutto il centro sinistra vogliono vincere le elezioni in una città importante come Portici, non possono che accettare le regole imposte da Cuomo, l’unico in grado di mettere d’accordo tutte le anime del centro sinistra e attrarre a sè l’interesse degli imprenditori della città che nei sue due mandati ha rappresentato di sicuro un esempio di rilancio territoriale attraverso azioni amministrative. Poi le discusse dimissioni per candidarsi (blindato) al Senato e una serie di indagini della magistratura che han messo la lente su presunti illeciti e su una presunta associazione per delinquere che in città viziava gli appalti, che hanno visto nel mirino soprattutto uomini di punta della sua giunta. Cuomo non è mai finito in indagini della magistratura e il prossimo 17 gennaio dovrebbe comparire anche lui come teste nel processo che vede accusati il suo ex vice sindaco Rosario Frosina e diversi funzionari comunali. Dentro il Pd intanto fremono i preparativi soprattutto tra i giovani (vedi alla voce Florinda Verde e Davide Borrelli figlio di Lello, storico capogruppo e tra i più votati nei democrat che sembrerebbe non voler però cedere il testimone in famiglia) e tra i reniziani che una candidatura caduta dall’alto (come sembrava poter accadere con Paolo Avallone, oggi relegato ad un eventuale appoggio con una sua lista civica) non l’avrebbero mai accettata. L’esponente di Sinistra Italiana (ex SEL) Salvatore Iacomino, per ora in stand by nell’eventualità di una candidatura di Cuomo alla guida della città, non avrebbe però i numeri per correre da solo nè tantomeno potrebbe invece appoggiare una candidatura liberale come quella di Mauro Mazzone che riuscirebbe invece ad attrarre anche diversi movimenti ed associazioni giovanili e le parrocchie non certo di destra. Fernando Farroni, possibile papabile alla poltrona più alta della città del Granatello, abdicherebbe (gioco forza) dall’idea qualora il nome messo in campo dal Pd sarebbe quello del senatore democrat. Per ora, tutti vedono tutti e le riunioni ufficiali (quelle dei giovani) e segrete (alcuni segretari di partito si sarebbero  visti in segreto) annullano le decisioni prese in quelle precedenti.

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