IL RAID A POLLENA TROCCHIA – ARRESTATE TRE PERSONE PER LA BOMBA AL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO: CIRO A. RISCHIA UNA GAMBA

I metodi sono da camorristi, ma forse la camorra qui non c’entra del tutto. Il negozio fatto esplodere questa notte a Pollena Trocchia, infatti, potrebbe essere l’avvertimento al titolare per saldare un prestito a strozzo. Tre arresti per la bomba esplosa stanotte, intorno all’una, a Pollena Trocchia (in provincia di Napoli) davanti al negozio di abbigliamento Obession che aveva aperto poco prima dell’estate. Gli indagati sono Ciro A. (di 36 anni), Francesco P. e Salvatore S. (entrambi di 26 anni): sono tutti di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia est di Napoli. A Ciro A. è stato contestato il reato di strage (fattispecie che ingloba anche il solo tentativo) con l’aggravante della matrice camorristica. L’uomo si trova in ospedale piantonato dai carabinieri: nell’esplosione è rimasto ferito. E’ stato lui, come ricostruito dai militari, a piazzare l’ordigno dinanzi al negozio in via Mazzini, ma la miccia era corta e non è riuscito ad allontanarsi per tempo. La violenta esplosione lo ha colpito e Ciro A. è stato lasciato in ospedale a Villa Betania: rischia di perdere una gamba. Gli altri due fermati sono Francesco P. e Salvatore S. A prestare i primi soccorsi e a raccogliere le prime testimonianze sono stati i tre esponenti delle forze dell’ordine: qualcuno ha subito riferito di un uomo che zoppicava, aiutato da altre due persone e caricato su una Lancia Y. Quindi sono stati informati i carabinieri di Cercola, competenti sul territorio ed è partita la caccia negli ospedali. Anche alla Clinica  Villa Betania è arrivata la comunicazione di un ferito ad una gamba. In meno di un’ora i carabinieri della tenenza di Cercola hanno eseguito i primi tre arresti. Indagini sono ancora in corso su una quarta persona. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’ordigno sarebbe stato piazzato perché il titolare del negozio non avrebbe saldato la rata di un prestito, a tassi usurari, che aveva chiesto. Il titolare del credito avrebbe, dunque, dato mandato a Ciro A. di dare una lezione all’uomo.

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