Il prete che combatte la Terra dei Fuochi alle pendici del Vesuvio tra gli 8 candidati al Premio Ambientalista dell’Anno

E’ una storia di veleni e preghiere. Di confessioni e denunce. Di Pace religiosa e carità cristiana ma anche di lotae e proteste. Di Paradisi naturalisti trasformati in veri e propri gironi infernali.

Don Marco Ricci, parroco antibiocidio della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Ercolano, è candidato al premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”: il riconoscimento promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia che ha trovato casa dal 2012 a Casale Monferrato (Al). “Cento storie d’impegno civico, passione verso l’ambiente, attenzione al prossimo che viste tutte insieme, come un unico affresco, lanciano un messaggio di grande speranza.– scrivono gli organizzatori dell’evento –  Si può costruire molto attraverso l’azione diretta di ciascuno e migliorare, senza ritorni personali né desiderio di emergere, quello scampolo di mondo che abbiamo intorno. E le otto esperienze che vi presentiamo per l’edizione 2017 – selezionate come sempre dal Comitato organizzatore sulla scorta delle segnalazioni giunte dalla Giuria preliminare –  confermano la presenza di un tessuto di buona volontà, senso del bene collettivo e capacità d’innovare che il Pil non contempla ma che rappresenta una risorsa inestimabile per il Paese.

Padre Marco Ricci concorrerà al premio assieme ad altri sette attivisti. Per il sacerdote vesuviano parlano le mille denunce, segnalazioni, proteste, preghiere e confessioni di questi anni per sconfiggere l’avvelenamento dei siti all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Azioni che hanno portato anche al rinvenimento di centinaia e centinaia di fusti tossici all’interno delle cave di San Vito: frazione di Ercolano che si inerpica sulla salita al vulcano. Terra di ginestre e di tumori; di fusti tossici e di coltivazioni; di politiche ambientali e sanitarie assenti e di mobilitazione cittadina e registri tumori “cafoni” (perchè fatti in casa): che attestano l’incremento di patologie tumorali tra abitanti del posto: “L’ultimo sos, almeno fino ad ora, Marco Ricci l’ha lanciato nel luglio scorso. – si legge su www.premioluisaminazzi.it – Quando i piromani hanno messo sotto assedio il Vesuvio con migliaia di roghi tossici fra Ottaviano, Ercolano, Torre del Greco. Ma il suo impegno a tutela dell’ambiente e della salute pubblica è una costante della sua missione sacerdotale. Tanto che tre anni fa, nella sua parrocchia a San Vito, alle pendici del vulcano, invitò i cittadini a indicare i luoghi d’interramento illegale dei rifiuti. E riuscì, grazie alla confidenza di uno dei suoi fedeli, a segnalare alla Procura una discarica con decine di fusti in una cava all’interno del Parco, poi portati alla luce. Votatelo a sostegno di una terra bellissima, deturpata da interessi criminali che rimangono ancora oggi troppo spesso impuniti.”

Dario Striano

Per votare il vesuviano Marco ricci, prete coraggio della parrocchia del sacro cuore di Ercolano, segui le indicazioni sul sito http://www.premioluisaminazzi.it

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