IL “MISTERO DEL BIKE SHARING A PORTICI – L’opposizione tuona, l’assessore Capozzo risponde: “Le bici ci sono ma non in strada per evitare atti vandalici. Con la ditta appronteremo miglioramenti all’appalto”

Portici – Sul bike sharing litigano maggioranza e opposizione. Se infatti il consigliere di Liberi e Uguali, Mauro Mazzone tuona allo scandalo perché dopo il lancio con tanto di pedalata assistita a seguito del primo cittadino Enzo Cuomo e del ministro Andrea Orlando, il servizio nella Città del Granatello non è ancora definitivamente partito e in molti stalli le bici sono assenti, l’assessore alla viabilità e sicurezza Maurizio Capozzo spiega bene l’arcano. “Che fosse stata una falsa partenza, quella del Bike Sharing, lo si era compreso già dalle prime allegre pedalate fatte tra sorrisi ed abbracci dal Sindaco Cuomo, il Guardasigilli Orlando e l’ Assessore Capozzo – scrive in un post al vetriolo sui social il consigliere di opposizione Mazzone – Le postazioni attivate il sedici dicembre scorso, che nel progetto originale erano almeno diciannove, distribuite in tutto il territorio, furono solo tre: quella presso il Palazzo di Città in via Campitelli, quella in piazza Poli e quella al piazzale Brunelleschi. A dispetto di quanto annunciato dal Sindaco e l’ Assessore Capozzo ai microfoni ed alle telecamere accorse a frotte in Comune ad immortalare l’evento, la procedura di iscrizione e di distribuzione delle chiavette per accedere al servizio di Bike Sharing sarebbe stato semplice ed immediato. Nei giorni scorsi invece è stato complicato anche solo capire  come poter usufruire del servizio di biciclette a pedalata assistita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma quello che più è esilarante è che in realtà, le tanto agognate bici, dopo aver assolto il compito di mezzo pubblicitario per l’ Amministrazione Comunale, uno spot durato circa  tre, quattro giorni, sono scomparse e nessuno ci ha spiegato che fine abbiano fatto”.

Spiega tutto l’assessore Capozzo. “Quella del bike sharing è una delle tante cose ereditate sulla carta e mai concretamente partite quando amministrava il sindaco Marrone e chi in quel gruppo oggi scrive cavolate accusandoci, lo fa solo con lo scopo di denigrare e non informare. Quando ci siamo insediati, infatti, abbiam messo mano al vecchio appalto, perché si integrasse anche il contratto elettrico alle colonnine, elemento indispensabile per un servizio di bicicletta elettrica, che evidentemente chi ci ha preceduto non aveva ritenuto fondamentale. Da quando è partito il servizio, sono stati sottoscritti solo 40 abbonamenti, ma siamo fiduciosi, rispetto all’utilizzo delle bici come mezzo di trasporto alternativo alle auto che ingolfano già la città. Quello che però mi preoccupa è l’alto livello di inciviltà che ha portato in pochissimo tempo alla vandalizzazione delle colonnine, delle schede elettriche e in cinque casi al furto di altrettante biciclette. Oggi le colonnine sono dotate di un impianto elettrico autonomo che funziona a cui i vecchi amministratori non avevano pensato e a breve partiremo con la ridistribuzione degli stalli. Diciannove postazioni per cento biciclette, alla luce della sottoscrizione di solo 40 abbonamenti, sono un po’ troppe e in vista delle vacanze natalizie e quelle di addio anno, ho preferito far togliere dalla strada le biciclette per preservarne lo stato e garantirne l’utilizzo”. Proprio ieri, l’assessore ha denunciato ai vigili urbani un gruppo di ragazzini che prendevano a calci biciclette e colonnine: sono stati segnalati e identificati dall’autorità giudiziaria. “Domani incontrerò i tecnici della ditta – conclude Capozzo – in quanto quella che aveva vinto l’appalto era risultata poi fallita, per rimodulare il tutto apportando dei correttivi. Penso siano migliori poche postazioni funzionanti e controllate che tante lasciate in balia dei vandali”. In sostanza l’idea dell’assessore è quella di rimodulare lo stallo, garantendone la vigilanza. Chiavetta sì, ma rilascio di documenti che verranno restituiti alla restituzione della bici.

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