“Il Cuomissario”: l’ex consigliere comunale Bimonte e il candidato sindaco Iacomino sparano a zero sul viceprefetto Esposito e sul “centrodestra” capeggiato dal Pd

Comincia l’avventura elettorale dell’ex consigliere comunale Salvatore Bimonte. Intorno alle ore 13 di Sabato 6 Maggio, il giovane ex rappresentante dell’assise consiliare, candidato nella lista “Salvatore Iacomino sindaco” in vista delle prossime amministrative, ha inaugurato il comitato elettorale di Piazza Gravina.

Durante la manifestazione Bimonte ha illustrato i punti del suo programma di mandato e le motivazioni che lo hanno spinto alla candidatura nella lista del candidato sindaco Iacomino: “Con l’amico Salvatore abbiamo condiviso tre anni di un progetto politico. Il mio primo, in prima linea. Due mesi fa, dopo un lungo e costruttivo dialogo, abbiamo deciso di costruire un nuovo percorso civico. Noi giovani abbiamo tanto da imparare e sono sicuro che con Iacomino potrò crescere ogni giorno”.

Più sicurezza attraverso lo scouting di fondi europei, la riqualificazione del lungomare, l’attenzione per gli anziani ed i disabili, la tutela degli amici a 4 zampe e la creazione di nuovi posti di lavoro per i Porticesi: sono questi i punti programmatici presenti sul documento spiegato da Bimonte ai cittadini presenti all’inaugurazione. “È difficile creare opportunità lavorative sul territorio, ma i bandi pubblici vengono vinti da ditte non del luogo…dobbiamo trovare dunque il modo per tutelare nelle gare d’appalto i lavoratori e le aziende locali. Altri comuni hanno già adottato misure a riguardo. Perché noi no?!”

Presente all’inaugurazione il candidato sindaco Iacomino che ha continuato il suo attacco al commissario prefettizio Roberto Esposito, denominato ironicamente “Cuomissario” perché accusato di favorire con atti pubblici il candidato sindaco per il Pd Senatore Cuomo, anche lui finito nel j’accuse del leader di Sinistra Italiana: “La mia candidatura non era scontata. Io non sono il padrone dei miei simili che oscura il Partito ed espelle i dissidenti. Questa città è al baratro. Non c’è un euro a bilancio tanto è vero che è stato dichiarato il predissesto. Noi non siamo abituati ad entrare nelle case e nei negozi a minacciare in caso di.mancato consenso. Noi abbiamo dovuto addirittura ritirare candidature perché le persone sono state minacciate. Non dobbiamo avere paura di denunciare e dire le cose come stanno. Dobbiamo porci innanzitutto delle questioni importanti: perché Forza Italia, partito di governo nazionale, non si presenterà a Portici per queste elezioni?! Perché forse Cesaro, membro del Partito, è titolare della società privata che gestisce la piscina comunale per cui il Comune, all’epoca dell’amministrazione comunale diretta da Cuomo, ha dato in garanzia 3 milioni di euro che oggi devono essere presi dalle casse comunali e dati al Coni?”.

Dario Striano

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