I magistrati dell’antimafia ascoltano il “professore” Cutolo per verificare l’attendibilità del pentito Pasquale Scotti

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I magistrati della Dia che indagano sui misteri italiani roconducibili alla camorra degli anni ’80, a Pasqualino Scotti e al professore Raffaele Cutolo, sono andati a interrogare quest’ultimo. Lo hanno ascoltato come potenziale testimone nell’ambito di un’inchiesta che ha un doppio movente: acquisire eventuali informazioni sul sequestro Cirillo, in relazione a una possibile trattativa con pezzi (deviati) delle istituzioni per la liberazione dell’allora assessore regionale; e verificare l’attendibilità (e la buona fede) di Pasquale Scotti, per anni ai vertici della Nco prima di una lunga latitanza in Brasile, dell’arresto e della recente svolta collaborativa. I fatti raccontati dsulle pagine de Il Mattino: detenuto in isolamento nel carcere di Parma, Cutolo è stato ascoltato dal pm anticamorra Ida Teresi, magistrato in forza al pool guidato dall’aggiunto Giuseppe Borrelli. Cutolo potrebbe aver confermato i contatti tra pezzi dello Stato (probabilmente soggetti legati ai Servizi), le visite ricevute in cella per fare in modo che venisse liberato Ciro Cirillo, dietro il pagamento di un riscatto, il politico regionale venne effettivamente rilasciato e riconsegnato alla famiglia. Insomma, Cutolo potrebbe aver confermato l’esistenza della «trattativa

 

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