I Boss Papale e Montella condannati a 30 e 20 anni dalla Corte di Assise di Appello di Napoli

Ercolano. La Corte di Assise di Appello di Napoli– III Sezione-  ha condannato i boss Papale e Montella, rispettivamente a 30 e 20 anni di reclusione.

Entrambi risultano essere stati i mandanti dell’omicidio di Giorgio Battaglia, ucciso durante la faida che coinvolgevano i Birra da un lato e i clan Ascione-Papale dall’altro.

Ciro Montella è stato ritenuto meritevole delle attenuanti generiche per aver confessato il delitto del 26 ottobre 2017, mentre per Pietro Papale, non reo confesso, la partita è da giocare davanti alla Corte di Cassazione, prova ne è la differenza di trattamento avuta nei due gradi precedenti.

Resta salda la battaglia giuridica portata avanti dal Papale, assistito dall’avvocato Vannetiello, appellandosi alla concreta possibilità di annullamento della norma( l’art 603 co.3 bis cpp) da parte della Corte Costituzionale, che porterebbe alla completa assoluzione, dichiarando nulla la sentenza di condanna.

L’imputato in sede di giudizio abbreviato era stato assolto, ma questa norma ha permesso alla Procura Generale di poter esaminare, durante il giudizio di secondo grado, i pentiti Ciro Gaudino, Gaetano Esposito e Andrea Esposito.

L’avvocato di Papale certamente proporrà ricorso appena saranno rese note le motivazioni della sentenza.

Roberto Liucci

 

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