Furti con scasso nelle scuole: i carabinieri si avvalgono della scientifica. Si pensa ad una regia comune dietro i raid

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Pollena Trocchia – I carabinieri della Tenenza di Cercola stanno indagando su diversi episodi di furti avvenuti nelle Scuole e nella sede dei vigili urbani della cittadina vesuviana. Da diversi mesi, infatti, le strutture pubbliche ciuttadine sono oggetto della “visita” di scassinatori, si pensa locali in quanto bene informati sui movimenti nelle strutture. Per il tentativo di furto nella locale stazione dei vigili urbani, infatti, i ladri non sono riusciti a rubare le armi, solo perchè depositate in un’altra cassaforte. Per il furto invece nella scuola Doniuzetti, è avvenuto dopo una raccolta di fondi che i ladri pensavano di trovare all’interno della cassaforte custodita nella scuola. Stessa storia per il furto dell’altro giorno avvenuto alla scuola elementare del Rione Tartaglia. I ladri pensavano che i pc portatili arrivati in dotazione a dirigenti e docenti dal Ministero, fossero custoditi nella scuola. Fortunatamente la direzione e il corpo docenti sono stati più previdenti. Sui fatti i carabinieri si avvalgono del lavoro della scientifica. Non essendo le strutture dotate di videosorveglianza (il nuovo comandante dei vigili urbani, pare stia mettendo appunto un pino di intervento per monitorare tutti i punti nevralgici della città con un’unica regia di comando)  l’unico modo per risalire alla banda dei ladri “bene informati” è avvalersi delle analisi sui reperti del nucleo scientifico. Sono stati trovati infatti: l’accendino con cui è stata accesala fiamma ossidrica per entrare nel Comando dei vigili urbani, delle  cicche di siugaretta, trovate nel punto in cui è stata scassinata la scuola Donizzetti e dei Guanti trovati all’ingresso della scuola del Rione Tartaglia.

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