EVERSIONE NERA SOTTO IL VESUVIO – I neonazisti dell’ordine di Hagal volevano fare attentato al Vulcano Buono

Marigliano – Dai numerosi servizi tecnici di intercettazione è emerso, altresì, la dichiarata volontà di alcuni degli indagati di compiere eclatanti azioni violente, sia nei confronti di civili sia nei confronti di appartenenti alle Forze di Polizia.

Stamane personale della Polizia di Stato, D.I.G.O.S. di Napoli e Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, con il Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha posto in esecuzione una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica partenopea, nei confronti di cinque indagati per i reati di seguito indicati, connessi alle attività di una associazione sovversiva, di stampo neonazista, negazionista e suprematista, denominata “Ordine di Hagal”, strutturata in maniera verticistica ed avente sede in località Marigliano.

I destinatari di misura cautelare in carcere nell’ambito dell’indagine della procura di Napoli sul gruppo neonazista Ordine di Hagal sono Maurizio Ammendola, Michele Rinaldi, Massimiliano Mariano e Giampaolo Testa.

Ha l’obbligo di dimora Fabio Colarossi. A incastrarli sono state le intercettazioni, dalle quali è emerso anche un quadro inquientate. Testa stava progettando un attentato a una caserma dei carabinieri, mentre un complice voleva far esplodere una bomba in un centro commerciale.

L’uomo ora e’ in Ucraina dove sta combattendo la guerra contro la Russia. Le comunicazioni avvenivano in genere su Telegram. Ed è proprio in chat criptate, segrete che venivano lanciate teorie negazioniste della Shoah, ma non solo quelle, venivano illustrate ai proseliti.

Non solo la Caserma dei Carabinieri di Marigliano, ma anche obiettivi civili. Alcuni aderenti all’Ordine di Hagal, formazione neonazista oggetto delle indagini della Procura di Napoli culminate oggi in 4 arresti, progettavano un attentato contro il Vulcano Buono, centro commerciale di Nola  particolarmente frequentato a tutte le ore del giorno.

La circostanza, riportata nell’ordinanza del gip di Napoli Federica De Bellis, emerge da un dialogo tra due membri dell’associazione, Giampiero Testa, 25enne nato ad Avellino e residente a Marigliano e Anton Radomskyy, 27enne ucraino domiciliato a Marigliano.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Testa nell’ambito dell’associazione avrebbe ricoperto il compito di attuare attività di proselitismo, anche organizzando “escursioni” e riunioni, e mantenendo i legami con associazioni estremiste e neonaziste attive in Ucraina; Radomskyy invece avrebbe avuto il compito di procurare armi e contribuire all’addestramento militare degli associati, tenendo costanti rapporti con Testa e ponendo in contatto il gruppo con gli ambienti eversivi e paramilitari a sfondo neonazista operanti in Ucraina.

E’ quest’ultimo che, nel corso di una conversazione intercettata a metà 2021, chiede all’amico di fare un attentato al centro commerciale utilizzando una granata da guerra della quale è venuto in possesso, suscitando la reazione del 25enne che lo interrompe subito temendo di essere ascoltato e dicendogli di “non dire queste cose”.

Dal canto suo Testa ha invece espresso particolare avversione nei confronti dell’Arma dei Carabinieri, manifestando “chiari propositi omicidi contro i Carabinieri di Marigliano”, probabilmente per un precedente arresto per rissa, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere risalente al 2016 e un’identificazione nel corso di un controllo avvenuto nel 2020, sempre a Marigliano.

La caserma dei carabinieri presa di mira dalla cellula neonazista con base a Marigliano, scoperta da una indagine della procura di Napoli nata nel 2019, era proprio quella di Marigliano.

“Solo una volonta’ dichiarata, mai seguita da una condotta attiva”, spiega Antonio Bocelli, dirigente della Digos partenopea. Bocelli sottolinea che “non si tratta di una cellula isolata. L’Ordine di Hagal ha fatto tanta propaganda usando Telegram con un canale denominato Protocollo4 che aveva tanti iscritti.

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