Emergenza Coronavirus, la sfida “cinese” di Ponticelli: un mini ospedale nel parcheggio in 18 giorni

 

È la piccola sfida cinese di Ponticelli. Costruire in pochi giorni — e soprattutto in tempo per trovare un adeguato riparo agli ammalati di Covid-19 — un reparto di terapia intensiva da 72 posti letto con moduli prefabbricati. Dieci milioni 300 mila euro, un avviso pubblico con scadenza immediata, la MED engineering di Padova che si è aggiudicata i lavori e una sessantina di operai impegnati fino a sera tarda: scrive Angelo Agrippa sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno, l’inserto campano del Corriere della Sera. Certo, non è Huoshenshan, l’ospedale che a Wuhan è stato messo in piedi in dieci giorni per accogliere ben 1400 medici militari, ma un piccolo grande sforzo per remare controcorrente nel fiume limaccioso della burocrazia. Il secondo reparto modulare sarà realizzato a Caserta, in un parcheggio attiguo all’ospedale prontamente requisito: un modulo da 24 posti del valore di 2.600.000 euro. Ed il terzo a Salerno con le stesse modalità del plesso casertano. «Il progetto del campo modulare— spiega Roberta Santaniello, ingegnere, dirigente regionale della Protezione civile e della Centrale acquisti — è innovativo, ma soprattutto è il più rapido possibile per la realizzazione di posti aggiuntivi di terapia intensiva. Si tratta di una struttura in profili metallici prefabbricati di 35 per 14 metri di dimensione, su una superfice di circa 800 metri quadrati. Poi, subito dopo, toccherà alle altre aree del Ruggi di Salerno, dove già si lavora, e del Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta». All’ospedale del Mare, una cattedrale nel deserto della droga e della camorra del Lotto O,  il cantiere durerà 18 giorni (si è partiti il 20 marzo e si attende la fine l’8 aprile) per i primi moduli da 24. Poi si aggiungeranno altri 48 posti nei 15 giorni successivi per un totale di 72 posti letto. Una sfida contro il tempo che non poteva non attrarre Vincenzo De Luca. L’ospedale “di campo” restituirà all’emergenza

120 posti in tre aree della regione utilizzabili immediatamente. L’obiettivo è di creare oltre 300 posti dedicati al Covid-19. Poi, alla fine dell’emergenza quei plessi potranno essere utili per il triage. Sono molti i cantieri in Campania:  dal Loreto Mare ad Agropoli, da Maddaloni a Boscotrecase. “Il rischio — dice ad Agrippa  il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva — è che ora «avremo i contenitori pronti, ma senza i contenuti.  Spero — aggiunge Verdoliva — che non sia vero quanto circola: che vi siano attrezzature destinate alla Campania e dirottate altrove. Siamo nei giorni cruciali, come ripete il presidente De Luca, continuiamo a garantire gli interventi chirurgici di urgenza. Ma se il Governo non si dà la sveglia sarà difficile per tutti reggere all’impatto”.

 

 

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.