Emergenza Coronavirus, il Governatore De Luca “blinda” la Campania dal 4 maggio

 

Comunicazione del proprio rientro all’Asl competente e al Comune, isolamento domiciliare per 14 giorni, divieto di spostamenti o viaggi, tamponi nelle stazioni e misurazione della temperatura. E poi divieto di jogging e obbligo di mascherine per tutti i cittadini della Campania. Queste le misure che dovrà osservare chi, dal 4 maggio, farà ingresso in Campania salvo spostamenti da e per il luogo di lavoro. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Vincenzo De Luca, con validità fino al 10 maggio. L’ordinanza nasce dalla stima di “diverse migliaia di prenotazioni” di viaggio a partire dal 4 maggio, e segnala “un significativo aggravamento del rischio sanitario ed epidemiologico in Campania e sulle isole del golfo di Napoli”: chi torna a casa dovrà segnalarlo alla Asl, al Comune di residenza o domicilio, al medico di famiglia, con obbligo di quarantena per due settimane. I concessionari di Ferrovie, aerei, autostrade dovranno segnalare i nomi di chi viaggia e consegnarli alle forze dell’ordine e all’Unità di crisi della Campania. Prevista la misurazione della temperatura, con successivo tampone oltre i 37,5 gradi. Vietato tornare a Ischia, Capri e Procida. L’ordinanza di De Luca nasce dalla comprensibile preoccupazione per una ripresa dei contagi, ma non mancherà di suscitare polemiche, come è già capitato sotto vari profili e anche per altre Regioni: il rapporto (più spesso il conflitto) dei provvedimenti regionali con i decreti del governo, la limitazione dei diritti individuali oltretutto in una sola parte del territorio nazionale in maniera spesso diversa dal resto del Paese; il rispetto effettivo delle competenze attribuite alle Regioni dalla Costituzione.

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