ELEZIONI EUROPEE 2019 – Sotto il Vesuvio Francesco Pinto scalda i muscoli con la Lega di Salvini e il placet di Enzo Nespoli

Se nel centro sinistra o in quello che ne resta si aspettano accordi, disaccordi e congressi per le elezioni dei vertici del partito Democratico (che nel frattempo tutti volevano disgregato in più partiti e invece è rimasto com’era) nel centro destra è tutto in alto mare. Alle Europee del prossimo 26 maggio infatti, Lega e Movimento 5 Stelle balleranno soli e se ne daranno delle belle. Dentro Forza Italia, invece, è caos totale. Tutti temono tutti e la dichiarazione di “discesa in campo” del cavaliere (Silvio Berlusconi) da una parte ha serrato le fila, dall’altra ha creato non pochi malcontenti a quanti, europarlamentari uscenti pensavano la loro ricandidatura quasi naturale. Patriciello e Martusciello, insomma, qualora il cavaliere decidesse di candidare Sandra Lonardo Mastella e Mara Carfagna (quasi sicuramente questo avverrà) non se la passerebbero affatto bene.

Capitolo a parte gli ex forzisti che non si sono mai dichiaratamente detti fuori da Forza Italia, come l’ex sindaco di Pollena Trocchia e figlioccio dell’ex senatore Vincenzo Nespoli (oggi nume tutelare della Lega in Campania e sponsor di Pina Castiello al parlamento italiano coi colori di Salvini, che conservano ancor nello statuto gli articoli della scissione. Gli epiteti anti meridionali), Francesco Pinto che dopo la delusione (doppia) di non aver avuto una candidatura alle Elezioni Politiche con Forza Italia (e Fratelli d’Italia) potrebbe giocarsi il futuro politico fuori dalla città di cui è presidente del consiglio (Pollena Trocchia) con la casacca della Lega. In Campania, infatti, assieme (?) a Gianluca Cantalamessa, l’ultima parola sembra spetti proprio a Nespoli, condannato per bancarotta fraudolenta e interdetto dai pubblici uffici. Nespoli, ex pupillo di Gianfranco Fini, potentissimo fino a qualche anno fa nel triumvirato berlusconiano in Campania, assieme a Luigi Cesaro e a Nicola Cosentino, in tutta la Campania ha traghettato i fuoriusciti da Forza Italia alla Lega, al punto che il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa, più volte ha dichiarato di avere liste di attesa di amministratori che vogliono passare coi “lumbard”.

E poco importa se a qualcuno verrebbe da chiedersi come mai politici del Sud votino, appoggino ed osannino la Lega, se non evidentemente per questioni di opportunità esclusivamente legate alla carriera personale, i leghisti del Sud aumentano e purtroppo lo fanno seguendo uno statuto che del Sud ha poco e niente. La corsa alla Lega è cosa ambita, al punto che a contendere la candidatura di Pinto alle europee con la Lega di Salvini è Elisa Russo, candidata con Forza Italia alle scorse politiche. Sponsor a livello locale (Pollena Trocchia) di Francesco Pinto candidato con la Lega alle europee potrebbe essere anche l’ex assessore della giunta Pinto Vincenzo Filosa, fino a ieri l’uomo locale di Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia. Non appoggerebbero Pinto, invece tutti i membri dell’attuale maggioranza di Governo di cui fa parte che sono vicini all’architetto Carlo Esposito, sindaco di Pollena Trocchia, da sempre vicino alle tematiche del Sud e lontano dalla Lega. Senza l’appoggio di Esposito e quasi sicuramente del super assessore alle politiche sociali e vice sindaco Pasquale Fiorillo (ex Forza Italia e ben visto negli ambienti regionali e nazionali dei 5 Stelle) risultato il più votato alle scorse elezioni amministrative, l’ex sindaco Pinto partirebbe con una base elettorale incerta nella sua città e una serie di rapporti difficili da gestire a livello vesuviano sotto i colori dei “lumbard” che fino a ieri (anche oggi e domani) ci fanno i cori contro e invocano il Vulcano contro i suoi abitanti.

 

 

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.