Elezioni e malaffare: un testimone di giustizia scrive al vice ministro per attensionare Somma Vesuviana

Somma Vesuviana – “Egregio viceministro Bubbico, Le scrivo come cittadino Sommese nonche’ testimone di giustizia: nella mia amata citta’ l’11 Giugno 2017 si svolgeranno le elezioni comunali ma in questi ultimi giorni la democrazia ha subito un vero e proprio attacco”. Lo scrive il testimone di giustizia G. C. al viceministro Filippo Bubbico, relativamente alle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale a Somma Vesuviana dove sabato si sono presentati 16 liste e 5 candidati a sindaco mentre il Pd e la lista di centro, come annunciato nei giorni scorsi, si sono ritirati dalla competizione. “Piu’ di una lista ha dato la resa – sottolinea Ciliberto, che ha denunciato la camorra nel 2010 e la corruzione in alcuni grandi opere – una resa pero’, alla luce degli ultimi eventi, non politica ma costretta da intimidazioni e altro. Organi di stampa hanno riportato le dichiarazioni di. Carmine Mocerino, presidente della commissione anticamorra della Regione Campania, che ha parlato di clima ostile e intimidazioni, tanto che ha portato a conoscenza di tutto il Prefetto di Napoli. Intimidazioni che hanno addirittura portato alla resa il candidato Pd Giuseppe Bianco e la ritirata del simbolo e della lista PD”. Il testimone di giustizia invita quindi Bubbico e il Governo a interessarsi alla vicenda, “non possiamo permetterci di lasciare dubbi sull’ espressione democratica del voto. Non possiamo non scoprire ove ci fosse un interesse della camorra ad entrare nella vita politica. Non si puo’ accettare che un partito come il PD si arrenda. Somma Vesuviana non puo’ essere abbandonata”.

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