Ecco il Manifesto che 1000 giovani contadini hanno sottosscritto per le linee guida per le politiche del cibo del futuro

A Milano con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo lo scienziato cavese Alex Giordano coordinerà i lavori che vedranno 1000 giovani agricoltori scrivere le linee guida per le politiche del cibo del futuro.

 

Parte da Milano  Milano il Villaggio delle Idee che  dal 29 settembre al 1° ottobre toccherà 10 città italiane che per la prima volta saranno conquistate dalla grande bellezza delle campagne italiane  delle aree interne e rurali.

L’appuntamento al centro storico della metropoli finanziaria del Paese nel Villaggio degli agricoltori realizzato da Coldiretti che sarà inaugurato alle ore 9,30 del 29 settembre a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello, tra gli altri, con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e migliaia di agricoltori insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Sarò lo scienziato cavese Alex Giordano, docente dell’Università Federico II° di Napoli e membro dello IADAS (international academy of art and science) di New York , a curare la direzione scientifica del Villaggio delle Idee che vedrà 1000 giovani agricoltori lavorare per la stesura di un documento programmatico che sia di indirizzo alle linee politiche per il cibo del futuro.

Giordano è famoso per  aver avviato in Italia filoni di studi e progetti di ricerca legati all’innovazione applicata alle aree rurali ed alle produzioni di cibo di qualità.  Oltrre ad un intenso e capillare lavoro su nuovi modelli socioeconomici applicati alle aree rurali ed al cibo come attivatore delle comunità locali, da  qualche anno con  progetto RuralHack www.ruralhack.org  studia applicazioni di Intelligenza Artificiale, robotica e big data per le la salvaguardia della biodiversità e quindi per dare vantaggi competitivi all’agricoltura familiare ed alle produzioni di qualità del Sud.

 

L’unico posto al mondo dove per l’intero week end tutti possono vivere per una volta l’ esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano a soli 5 euro per tutti i menu preparati dagli agrichef con i sapori antichi della tradizione, dalla pasta di grano Senatore Cappelli al riso Vialone nano, senza dimenticare l’innovazione con la carne 100% italiana servita nelle bracerie e la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella ma anche lo street food green, dal gelato di latte d’asina al pesce azzurro al cartoccio. Spazio anche alla solidarietà per salvare le specialità delle aree terremotate che saranno offerte dagli agricoltori colpiti dal sisma e alla spesa a chilometri zero con le specialità del territorio nel mercato contadino.

Agriasilo dove i bambini possono imparare a mungere gli animali e a pigiare l’uva, lezioni nell’area orti, giardini e fiori con il tutor, lo spazio dell’economia domestica e dell’agricosmetica con i frutti della terra e quello sportivo in collaborazione con il Coni ma anche i trattori storici e quelli dell’ultima generazione.

 

Con lui ci saranno un team di giovani ricercatori del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi Federico II° di Napoli che faciliteranno i tavoli di lavoro. Saranno infatti Alberto Cossu, Pina Caliento, Pasquale Marzocchella, Barbara Petrosini, Lucia Orsini, Rita Luce, Lucia Gatti e Federica Ruggiero a coordinare le attività di moderazione e rapportistica dei primi quattro tavoli che lavoreranno sulle politiche agricole legate a sostenibilità ambientale, sostenibilità economica, sostenibilità sociale e tecnologie abilitanti.

 

“Parlare oggi di scienza, tecnologia e innovazione significa parlare di Cibo. La proliferazione della tecnologia incorporata nel mondo che ci circonda, comprese le biotecnologie, crea opportunità per gli agricoltori ed i cittadini di preparare offerte in passato inimmaginabili. Nel prossimo futuro, continueremo a catturare e analizzare dati attraverso il sistema alimentare, distribuire risorse umane e materiali attraverso il coordinamento algoritmico e sviluppare una simbiosi con le macchine. Contemporaneamente, le tecnologie delle comunicazioni riformeranno i modi e le velocità con cui condividiamo le ricette, i rituali e i pasti alimentari. Queste capacità basate su tecnologie cloud e crowd apriranno possibilità per riorganizzare le nostre relazioni con il nostro cibo, i nostri corpi, il nostro ambiente e le nostre comunità”. Afferma Giordano “Tuttavia la produzione di cibo deve tornare ad essere un’attività che coniuga esigenze ambientali, sostenibilità economica e responsabilità sociali.

E’ necessario quindi sottrarre alle sole logiche del mercato la produzione di cibo e rimettere al centro il valore delle produzioni di qualità per aprire una riflessione aperta e condivisa su tutta la filiera produttiva dell’alimentazione. Il patrimonio agroalimentare italiano non può più essere un semplice escamotage che viene utilizzato da altri settori, come la logistica, il branding e la finanza, per generare valore economico. Il cibo, bene primario per la vita umana, non nasce dai fornelli ma dall’incontro tra la natura ed il lavoro dell’uomo”

 

Sarà possibile seguire i lavori via twitter con l’hashtag #StoCoiContadini e mediante una piattaforma wiki che sarà lanciata online da lunedì.

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