Dopo quasi 400 giorni Portici ha di nuovo un sindaco. Proclamato questa mattina il Senatore Cuomo

Per, all’incirca, 400 giorni quella poltrona è stata vuota. La più ambita di Palazzo Campitelli: quella di primo cittadino; contesa durante le ultime amministrative da quattro candidati e ottenuta, con il 65% dei consensi dal Senatore Enzo Cuomo, proclamato questa mattina, nuovamente, sindaco di Portici.

Pochi i neo consiglieri comunali presenti stamattina nel Palazzo di Via Campitelli… e cerimonia flash di proclamazione, durata appena cinque minuti. Finisce l’era del viceprefetto Roberto Esposito, chiamato a commissariare Portici, dopo lo scioglimento, datato 5 Luglio 2016, del consiglio comunale targato Nicola Marrone, a causa delle dimissioni di ben 13 consiglieri comunali. Finisce l’era di un commissariamento discusso, in campagna elettorale e non, a causa di una serie di atti che secondo alcuni esponenti politici della città della Reggia potrebbero compromettere il futuro politico del comune: dall’approvazione del PUC alla delocalizzazione di uno stabile da Via Paladino a Via Diaz; dall’assegnazione senza alcun bando di gara di villa Fernandes per una “coogestione” del bene confiscato alla camorra locale ad un consorzio di associazioni capitanate da una onlus che aveva partecipato ad un bando di gara, il cui annullamento è stato oggetto di una interrogazione parlamentare, al progetto di restauro di Villa Mascolo; passando per la mancata revoca della piscina comunale alla ditta, i cui vertici, i fratelli CesaroRaffaele e Aniello (fratelli del più noto Luigi Cesaro, deputato di Forza Italia ed ex presidente della Provincia di Napoli), sono oggi sotto inchiesta e in carcere per l’accusa di aver stretto un “patto con un clan camorristico Polverino per orientare l’aggiudicazione di appalti con intimidazioni mafiose e reimpiego delle ingenti risorse economiche provenienti dai traffici illeciti del clan”.

Un’era conclusasi con l’approvazione in consiglio comunale del riequilibrio di Bilancio lo scorso 18 Luglio, per risanare le casse comunali, dato il predissesto dell’ente. Approvazione del riequilibrio che avrebbe ritardato, secondo le dichiarazioni al nostro giornale della funzionaria del seggio centrale, le operazioni di scrutinio e la proclamazione del Sindaco Cuomo, su input proprio del viceprefetto Esposito che, però, ai nostri taccuini ha smentito categoricamente quanto riferitoci dal seggio. I ritardi sarebbero stati dipesi dalle tante sezioni da scrutinare, secondo il commissario, avallato anche dalle parole del Gip Enrico Campoli, responsabile del seggio, e dal lavoro certosino con cui sono state effettuate le operazioni del post voto.

Fato ha voluto che proprio due giorni dopo l’approvazione del riequilibrio sia stato proclamato sindaco il Senatore Cuomo, già primo cittadino della città del Granatello dal 2004 al 2012, abbandonata per un seggio, poi ottenuto in Parlamento. Quel seggio che il parlamentare Pd sarà chiamato ad abbandonare con le dimissioni entro un mese dal primo consiglio comunale e che, il prossimo, 15 Settembre gli permetterà di maturare il tanto discusso vitalizio, oggetto di diverse polemiche in città, registrate persino dai media nazionali.

Si attende, dunque, la convocazione del primo consiglio comunale e la nomina della Giunta. Durante la prima assise, che, secondo rumors, dovrebbe svolgersi il 7 Agosto, sarà messa ai voti la presidenza del consiglio comunale. Scalpitano per il ruolo di garante del parlamentino locale il più eletto tra le civiche Luca Manzo, e due consiglieri del PD, Vincenzo Ruffino e Claudio Teodonno (che questa carica l’ha già ricoperta durante il mandato Cuomobis). La presidenza è, però, legata in un certo qual senso alla nomina degli assessori.

9 sono i ruoli in palio (7 assessorati, presidenza del consiglio comunale e presidenza della Leucopetra) e 8 le liste della maxi coalizione allestita da accontentare. Il Partito Democratico, però, forte dei suoi 6 mila voti, scalpiterebbe per le 4 posizioni; dall’altra parte le civiche spingerebbero tutte per almeno una rappresentanza ciascuno in Giunta. Potrebbe non rivelarsi facile, dunque, trovare un equilibrio che non crei malumore all’interno della maggioranza del neosindaco, chiamato ora al compito più difficile, dopo una campagna elettorale lunga, estenuante e velenosa che lo ha visto surclassare gli avversari: far “Ripartire Portici” in predissesto.

Dario Striano

 

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