Covid, a Ponticelli l’Archimede chiuso per due settimane. A Pomigliano d’Arco in attesa dei banchi, gli alunni restano seduti senza appoggio

Due settimane di chiusura e didattica a distanza per tutti. L’istituto superiore Archimede, che ha sede a Ponticelli, è il primo ad ammainare bandiera bianca tra le scuole napoletane alle prese con il susseguirsi di casi di positività al coronavirus di studenti e docenti. Tutti per ora asintomatici o con pochi sintomi. «Si comunica a tutti gli interessati – recita l’avviso pubblicato sul sito della scuola – che a partire dal 13 ottobre le attività didattiche in presenza sono sospese fino al 27 ottobre 2020». Nella nota si fa riferimento a «diversi casi conclamati, anche se in parte asintomatici».

Mariarosaria (Rori) Stanziano (nella foto) , la dirigente dell’Archimede, cita due episodi: un docente ed un frequentatore adulto della scuola serale. «Il professore contagiato – spiega – ha poche ore di lezione distribuite in molte classi. Ne ha frequentate dodici. Sono pervenute, inoltre, varie segnalazioni di studenti che ci informavano di avere fratelli, sorelle o genitori che erano risultati positivi al coronavirus e che quindi potrebbero essere entrati a loro volta in contagio con il virus». Ammette: «Si è creato il panico tra le famiglie nonostante il docente, sulla base dei protocolli sanitari, non sia da considerarsi un contatto stretto. Se anche avessi lasciato la scuola aperta, ovviamente dopo la sanificazione che già abbiamo effettuato e che ci è costata 1200 euro, avrei rischiato di ritrovarmi senza studenti in classe». Nelle prossime due settimane, dunque, gli oltre mille allievi dell’Archimede seguiranno le lezioni online: alcuni saranno dietro al pc in un’aula della scuola, altri hanno chiesto di rimanere tra le mura domestiche.

«É una fase molto delicata – conclude la dirigente – e nei giorni scorsi è stato complicato anche imporre a tutti gli studenti di tenere la mascherina in aula. In alcune classi sono dovuta intervenire come rinforzo al docente». A Pomigliano d’Arco, invece, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Omero-Mazzini, Biagio Sepe, ha dovuto annullare una delibera di consiglio d’istituto con la quale si volevano ripristinare i banchi biposto, in attesa di quelli monoposto. Gli alunni delle elementari e medie continueranno, dunque, a rimanere seduti, ma senza un piano di appoggio. La decisione avallata a maggioranza era stata poi bocciata dai genitori, che si erano ribellati alla costrizione di far indossare ai bambini le mascherine per tutta la durata delle lezioni a causa della mancanza della distanza di sicurezza.

 

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