CONTRO IL CEMENTO SELVAGGIO – A Volla una fiaccolata organizzata da Ernesto Russo. Aderiscono i cittadini, tacciono i candidati a sindaco

Volla – Cemento sì, cemento no, Volla è Dubai per numero di gru che sovrastano la città dove nonostante ci siano banche, negozi alla moda e diversi centri commerciali sempre pieni, non ha una piazza e da un po’ di tempo (cosa già accaduta nel tempo) neanche un governo. Stamattina al Comune si presenteranno le liste per il Consiglio Comunale che guiderà la città, c’è chi giura non per i prossimi cinque anni, come da mandato. Ma sono particolari. E’ bastato un post su facebook di Ernesto Russo e un articolo (una serie per la verità che raccontano a mò di drone dall’alto, una città).di Arnaldo Capezzuto per scatenare il putiferio e politica a parte darsi appuntamento l’8 giugno, quando si chiude la campagna elettorale, alle 20 per una fiaccolata contro il cemento selvaggio in città. Selvaggio o meno, cemento: incremento di cubature e demografico a fronte di una città che è così com’è da almeno venti anni o giù di lì. Città cresciuta per numero di partite iva, di bar, di locali e centri commerciali. Città disegnata nella testa e nei fatti da un signore che non faceva l’architetto ma che in città ancora tutti ricordano come il vero sindaco della svolta della città. Il cruccio di (don e non perché dicesse messa, bensì per una forma di rispetto arcaica che ancora esiste da queste parti famose nel mondo per friarielli e oggi per le gru) Antonio Iorio era la piazza. Il suo ex delfino, Ciro Perdono, qualche tempo fa ha visto svanire il progetto che l’avrebbe fatta costruire, in deroga (come quasi tutto a Volla) assieme a due fabbricati, da destinare a servizi. Il post di Ernesto Russo, un signore che nel suo pezzo di terra, per cavilli di legge e per quelle leggi che non sono uguali per nessuno se alzi la testa e ti poni di traverso ai signori delle lottizzazioni e del cemento, non ha potuto costruire la sua casa, nonostante tutto intorno sia nato un nuovo centro direzionale, proprio accanto alle palazzine popolari, fa così: “E se per venerdì 8 giugno ore 20.00, in occasione della chiusura della campagna elettorale a Volla, i non interessati organizzassero una fiaccolata contro il cemento selvaggio che ormai ha devastato l’intero territorio: quanti ne conteremo a partecipare?!”. In un attimo, si fa per dire, la gente ha iniziato a candovidere. Ne è nato un effetto virale. La fiaccolata si farà, senza colori politici, se non quelli del riscatto per una città che ha dimostrato (almeno attraverso i social) di non voler morire di cemento. Per ora, però, almeno a mezzo social i candidati a sindaco che si propongono di cambiare la città non hanno dato né cenno di adesione, né commenti. Saranno troppo impegnati con le presentazioni delle liste.

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