Condono edilizio, Il Governo non impugna la Legge regionale 26/2019 e di fatto sblocca all’interno della Zona Rossa del Parco Nazionale del Vesuvio, l’annuncio a mezzo social di Mario Casillo

Il Governo non impugna la Legge regionale 26/2019 e di fatto sblocca all’interno della Zona Rossa del Parco Nazionale del Vesuvio la possibilità di esaminare – e dare risposta positiva o negativa – alle tante domande di condono edilizio ai sensi delle due finestre di sanatoria aperte con le leggi 47/1985 e 724/1994.

La legge regionale – approvata con voto bipartisan Pd e FI – i prevede una proroga alla fine del 2020 per del termine (in precedenza fissato al 31 dicembre 2019) per la definizione delle pratiche di condono edilizio.

“ Ssoddisfatto e contento di aver raggiunto un altro obiettivo a favore delle popolazioni della zona rossa del Vesuvio – il commento del consigliere regionale della Campania Mario Casillo –
Il Consiglio dei Ministri, tenutosi ieri pomeriggio, ha deciso di non impugnare la modifica apportata alla legge regionale 21/2003 che di fatto ha sbloccato la possibilità di esaminare le pratiche di condono per civile abitazione presentate in base alla legge 724/1994 e 47/1985.   Ricordo a tutti che non è un via libera a nessuna nuova volumetria. In questo modo, i comuni potranno fornire una risposta certa alla richiesta di condono avanzata dai proprietari che vivono in abitazioni realizzate anni prima dell’entrata in vigore della legge regionale del 2003 con la quale si istituiva la zona rossa del Vesuvio.  Un ringraziamento particolare al vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, ai Ministri Paola De Micheli e Francesco Boccia e alla struttura del Ministero delle Infrastrutture, che hanno riconosciuto il diritto per le popolazioni dei nostri territori e con i quali abbiamo concordato una formulazione che recepiremo in tempi celeri.”

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