Con la chiusura e la messa in vendita del Nosocomio Dentale la Chiesa dà al mondo “…ciò che appartiene a Dio” (Mt 22,15-21), cioè, la vita umana delle persone deboli e sofferenti      

L’iniziativa intrapresa dall’Associazione La Vita di chiedere alla Curia di Napoli la riapertura del Nosocomio Dentale nel modo più assoluto, non è diretta, come si vuole far credere, a contestare la Chiesa, i cui membri dell’associazione La Vita si onorano appartenere, ma alla disapprovazione della chiusura e messa in vendita del Nosocomio Dentale perché il fatto, essendosi verificato all’interno della Chiesa, ha una valenza non solo sociale, ma soprattutto morale: la chiusura del Nosocomio Dentale, causata da una cattiva gestione, non solo ha privato gli anziani poveri dell’istituto dei loro diritti umani, ma getta discredito sulla  Chiesa, poiché i diritti umani sono stati Istituiti da Cristo in persona (Mt 25,31-46).

Il Marchese Leopoldo Dentale consegnò, con spirito di carità, tutti i suoi beni alla Curia di Napoli con la precisa “Destinazione” di accogliere e accudire gli anziani poveri e sofferenti e, per garantirsi che anche in futuro questo servizio di carità non sarebbe mai venuto meno, ne affidò l’amministrazione al Card. pro tempore di Napoli.                                                                              Perciò, se da una prospettiva sociale, suffragata dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, violare i diritti delle persone è un fatto grave perché da essi dipende la qualità e la longevità della vita umana, da una prospettiva morale avvalorata dal Vangelo è un fatto gravissimo che equivale a misconoscere Cristo nei poveri e nei sofferenti, ecco perché Gesù dichiara: ogni volta che non avete riconosciuto i diritti umani a questi miei fratelli più bisognosi, non li avete riconosciuti a me (Mt 25,45). Alla Chiesa, non è permesso risolvere i suoi problemi di gestione economica alla maniera del mondo, il quale ordinariamente, antepone l’economia, la politica, le leggi ecc. alla dignità e al valore della vita umana, ma piuttosto, come insegna il Vangelo, distinguendosi nettamente da esso: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter  discernere la volontà di Dio” (Rm 12,2): i cristiani, essendo parte integrante del mondo, vengono decisamente allertati da queste parole del Vangelo perché la loro conformazione alla mentalità del mondo è il modo più comune e diretto per consentire al male che alberga in esso di irrompere nella Chiesa e inquinarla con il peccato e gli scandali. Nonostante la sua Istituzione Divina e la promessa di perennità la Chiesa riconosce, realisticamente, questa sua vulnerabilità (Gaudium et spes n°43), ecco perché bisogna combattere il male non solo nel mondo, ma anche nella Chiesa, anzi, prima nella Chiesa affinché non ne venga compromessa l’autorevolezza che Cristo le ha assegnato. Pertanto, l’Associazione La Vita chiede a nome dei cittadini sangiorgesi che al Dentale venga ripristinata la verità e la giustizia riconoscendo, nuovamente, agli anziani poveri i loro diritti morali e umani.

13 Maggio 2019                                                       Il Presidente dell’Associazione “La Vita”

                                                                                                          diac. Giuseppe Cavallaro

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