Cibo e Spettacolo, con “cantaballà” i commensali diventano attori

Portici – Al giorno d’oggi il cibo rappresenta un momento di aggregazione importante. E’ il protagonista indiscusso di un incontro.Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach affermava: ”l’uomo è ciò che mangia”, sottolineando quanto il cibo rappresenti ciò che siamo. Dall’idea di due giovani artisti, Enzo Attanasio e Marco D’Antonio, al viale Ascione nasce Cibo e Spettacolo che non è il solito locale, ma un luogo di divertimento e spensieratezza. Il Cibo viene percepito come mero accompagnamento privo di fronzoli ed è preparato dal catering Food and Pizza. Nel locale non c’è infatti una cucina, solo una sala “porzioni” in cui si impiatta. In tavola viene servito un pasto completo (aperitivo, stuzzicherie, contorni alla napoletana, primo, dolce e amaro), ma la spettacolarizzazione del cibo – solitamente a noi tutti piace postare sui social foto di quello che mangiamo-  lascia il posto allo spettacolo vero proprio. L’idea di Enzo e Marco e altri tre soci (Domenico Umile, Dino Taccani e Agostino Giannino) è stata di creare un posto dove le persone non vengono per mangiare cose gourmet, ma per divertirsi e divertire. “Le facciamo diventare cantanti e attori per una sera”, ci racconta Enzo, attore professionista. Dopo aver consumato la cena si dà il via alla prima parte dello spettacolo capitanato da Marco: cantàbballà, sulle note della musica anni ‘60,’70 e ‘80, cioè un karaoke show e dance. Quando la voce è oramai diventata rauca, le luci della sala si spengono ed entra in scena Enzo che, aggirandosi tra i tavoli, sceglie le “vittime della serata”. Una volta individuati i personaggi, li traveste e, insieme a loro, mette in scena delle vere e proprie rappresentazioni teatrali rigorosamente in lingua napoletana. Attori per una sera è il format, mentre le rappresentazione in questione sono i grandi classici: Romeo e Giulietta, Via col Vento, Otello, Titanic e ancora tanti altri. Il motto di queste serate, che si tengono tutti i venerdì e sabato è: “Noi non ridiamo di te, ma ridiamo con te”.

Alessia Porsenna

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