CHIUSURA PSAUT, I SINDACI DEL TERRITORIO CHIEDONO UN INCONTRO ALL’ASL NA 3 SUD IN ATTESA DEL CONFRONTO CHIESTA ANCHE LA SOSPENSIONE DEL PROVVEDIMENTO

 

Una richiesta di incontro con la Direzione Strategica dell’Asl Na 3 Sud per discutere dell’interruzione delle attività del punto di primo intervento dell’ospedale “Apicella” di Pollena Trocchia. E, in attesa di questo, la sospensione del provvedimento di chiusura. A firmarla, il sindaco di casa Carlo Esposito e i colleghi sindaci Vincenzo Fiengo (Cercola), Gioacchino Madonna, (Massa di Somma), Raffaele Abete, (Sant’Anastasia), Salvatore Sannino, (San Sebastiano al Vesuvio), Salvatore Di Sarno (Somma Vesuviana) e Pasquale Di Marzo (Volla). «È da qualche giorno che si parla di una disposizione della Direzione Strategica della Asl Na 3 Sud che dispone, a partire dal 1° febbraio p.v., l’interruzione delle attività del punto di primo intervento di Pollena Trocchia, la cui ubicazione è posta in quel che resta del Presidio Ospedaliero “Cav. Raffaele Apicella”. Nessuna nota ufficiale è pervenuta alle istituzioni locali e men che mai i Sindaci delle stesse Amministrazioni Comunali, peraltro responsabili della salute e della sicurezza dei propri cittadini, sono mai stati convocati o messi a conoscenza in tempo debito di quanto si stava prevedendo». Comincia così il documento ufficiale firmato dai sette primi cittadini dell’area vesuviana e indirizzato, oltre che alla Direzione Strategica dell’Asl Na3 Sud, al presidente della giunta regionale della Campania nonché commissario straordinario per la sanità, Vincenzo De Luca, e per conoscenza alla Procura della Repubblica e ai carabinieri. Nel documento i sindaci hanno ricordato la già penalizzante riduzione di orario del PSAUT, passato nei mesi scorsi da un’operatività giornaliera di 24 ore a una di 12, sebbene, hanno sottolineato, «non ci pare che tale restrizione di orario sia prevista per tale tipo di primo intervento», nonché la «funzione fondamentale del PSAUT, che tende anche ad evitare ingolfamenti dei Pronto Soccorsi dei nosocomi di Ponticelli, Nola e Torre del Greco, oltre che di quello dell’Ospedale del Mare». Di qui la richiesta di un incontro interlocutorio e, nelle more, della «sospensione della disposizione con la quale è stata disposta l’interruzione delle attività del punto di primo intervento di Pollena Trocchia».

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