CARO BOLLETTE E DISSERVIZI – La Gori costa il doppio delle altre società e fa acqua da tutte le parti: ecco perchè

Interi quartieri a secco, scuole chiuse per perenni carenze idriche e una pessima informazione per le troppe “sospensioni di ser- vizio” per una società che sotto terra continua ad avere vecchie condotte, fa acqua d tutte le parti (spesso non erogandola affatto, però) nonostante conti una pian- ta organica di ben 648 dipendenti, u n presidente (Michele Di Natale), un amministratore delegato (Claudio Cosentino) e una serie di dirigenti e funzionari, oltre che operai con varie qualifiche e un parco auto da rinnovare (visti gli ultimi bandi di gara sul sito), più centinaia di migliaia di euro in consulenze (soprattutto legali) a nomi spesso noti della politica vesuviana e non solo (molte consulenze affidate allo Studio Bonajuto e a quello Troiano, il primo riconducibile al sindaco di Ercolano Ciro ex enfant prodige della politica nostrana, il secondo riconduci- bile allo studio dell’ex presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e poi del Cilento, Amilcare). E’ la Gori, la società che in 76 comuni della provincia di Napoli gestisce il servizio idrico tra i più cari d’Italia, a fronte di disservizi che ultimamente nemmeno si contano più. Sì perchè l’assurdo di tutta la vicenda è che nei co- muni dove il servizio è affidato alla Gori il costo dell’acqua, che in un paese civile dovrebbe esse- re pubblica, è quasi il doppio di quello che pagano i residenti a Napoli dove opera invece Abc. A Napoli una famiglia di 3 perso- ne paga l’anno circa 160,50 euro l’anno, mentre nei 76 comuni vesuviani- sarnesi serviti dal gesto- re Gori, azienda partecipata da Acea, multi-utility del Comune di Roma di cui fa parte l’imprenditore Francesco Gaetano Calta- girone, il prezzo quasi raddoppia: 309,19 euro, quasi il doppio. Parla Giuseppe Grauso, dei comitati per l’acqua: “ Sul fronte Gori ci portiamo dietro anni di inefficienze che ricadono sulle spalle dei cittadini. In poco più di otto anni la tariffa è raddoppiata. Sono anni di sprechi di Gori e della Regione Campania. Palazzo Santa Lucia e l’azienda stanno scaricando costi esorbitanti sui cittadini. Succede così che in una delle zone più povere d’Italia ci sia la tariffa tra le più care del paese con un servizio pessimo. L’Autorità nazionale per l’acqua agevola gli aumenti dei gestori, mentre noi cerchiamo di contrastarli. Nel sarnese- vesuviano sarebbe opportuna una gestione totalmente pubblica con condizioni più favorevoli come quelle di Abc: l’acquedotto di Na- poli è più efficiente di Gori, senza dubbio. I 76 Comuni devono attivarsi per la gestione pubblica e parimenti la Regione Campania deve smetterla di coprire la Gori”. A fronte dei disservizi per le continue sospensioni idriche e del caro bolletta, la Gori affida le sue consulenze per centina- ia e centinaia migliaia di euro con “gare informali esterne” e succede che dall’1/11/2017 al 31/10/2018 spenda ben 39 mila euro per “monitoraggio testate giornalistiche e produzione re- port” con la Società Cooperativa Medina (che edita un giornale online Lo Strillone) e 10 mila euro con la Pluff Design per servizi di re-branding e naming.

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