Arte e Storia, apre alla città il più antico sito sangiorgese: la trecentesca Chiesa di San Giorgio Vecchio

 

San Giorgio a Cremano  – Recupero e valorizzazione del patrimonio artistico della città. L’amministrazione, guidata  dal sindaco Giorgio Zinno, attraverso l’assessorato alla Cultura affidato a Pietro De Martino, apre le porte della trecentesca chiesa di San Giorgio Vecchio, la più antica di San Giorgio a Cremano, divenuta poi nel 1800 cappella del Cimitero Comunale. Al fine di recuperare il sito di pregevole importanza artistica, venerdì 12 aprile alle ore 17.00, si terrà proprio nell’antica chiesa un incontro sulle origini del culto a San Giorgio a San Giorgio a Cremano, frutto degli studi compiuti dai professori Giuseppe Improta e Giuseppe Germano, docente dell’Università Federico II.

I risultati sono riassunti e consultabili nei due volumi, che saranno presentati durante l’evento, a firma degli studiosi Improta e Germano dal titolo: “Da Cambrianvs a San Giorgio a Cremano. L’antica toponomastica di un casale divenuto città – Il Quartiere edizioni” e “Crambane e la sua trasfigurazione letteraria quattrocentesca nell’opera dell’umanista Giovanni Pontano”.

Durante l’appuntamento culturale, il primo cittadino collocherà una targa in marmo davanti alla chiesa di San Giorgio Vecchio, lasciando così un riconoscimento visibile dell’importanza artistica e storica del sito che è uno dei luoghi sacri più antichi del Vesuviano.

La chiesa di San Giorgio Vecchio è il luogo dove nel Medioevo si riuniva il “Parlamento” del casale, rivestendo così un importante ruolo civile e religioso. All’interno vi erano collocate diverse tele di notevole pregio artistico della scuola napoletana che, in seguito al terremoto del 1980 furono messe in sicurezza e sono attualmente visibili in alcuni palazzi dell’Ente.

Solo nella seconda metà del Cinquecento, il Parlamento cittadino  si spostò dalla chiesa di San Giorgio Vecchio all’attuale chiesa di Santa Maria del Principio, di recente restaurata e riaperta al culto.

“Le origini e la storia della nostra città – spiega il sindaco Giorgio Zinno – meritano di essere conosciute e tramandate anche alle nuove generazioni. Le ricerche storico-artistiche  compiute da  più studiosi e oggetto di diversi volumi, testimoniano il grande valore del patrimonio sangiorgese. Un patrimonio che intendiamo aprire alla città, proprio come abbiamo già fatto per la storica Cappella di Villa Bruno, divenuta sede di mostre e visitabile tutto l’anno, grazie al Baroque Park”.

“Abbiamo voluto che questo evento, che si inserisce nel calendario di appuntamenti culturali che si svolgeranno tra Aprile e Maggio, si tenesse nella monumentale chiesa del Cimitero  – conclude l’assessore Pietro De Martino – allo scopo di valorizzare  il percorso di ricerca storica e di rafforzare l’identità cittadina. Siamo convinti infatti che  solo la conoscenza del passato del nostro territorio, rafforzerà il legame e il rispetto del territorio”.

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