Arrestati un uomo e una donna nel Napoletano che praticavano usura e minacciavano le vittime “brandendo” il nome del boss

Cercola –  I carabinieri della tenenza di Cercola hanno dato esecuzione questa mattina all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti dei due soggetti, i quali con diverse forme di violenza verbale – minacce, ricatti – tenevano costantemente sotto scacco le vittime. Una di esse, un anziano, ha alla fine sporto denuncia presso i carabinieri della tenenza di Cercola permettendo in tal modo di rompere il circolo maledetto e criminale dei due ‘cravattari’.
L’indagine, condotta dalla Tenenza di Cercola ha potuto ricostruire una lunga serie di prove di ricatto degli usurai, infine arrestati, in particoalre: i prestiti a tassi usurari pari al 71,42 % di denaro; la minaccia, in caso di mancata restituzione dei soldi, di ricorrere a persone legate al “sistema”, dal quale provenivano anche i soldi elargiti a tassi usurari.Due arresti, un uomo e donna, una 54enne di Cercola e di un 76enne di Volla, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di estorsione ed usura con le aggravanti di avere commesso il delitto avvalendosi della condizioni con metodologia mafiosa, nonché del reato di esercizio abusivo della professione di intermediario finanziario. In particolare, la donna è ritenuta responsabile di estorsione e usura aggravate dal metodo mafioso, mentre entrambi dovranno rispondere di aver esercitato abusivamente l’attività di intermediari finanziari.

 

 

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