Al Maschio Angioino, Maurizio Cortese presenta “Il Pane è Oro”, l’ultimo libro di Massimo Bottura

Al Maschio Angioino Maurizio Cortese presenta “Il Pane è Oro”, l’ultimo libro di Massimo Bottura. Il volume, che raccoglie 150 ricette finalizzate a valorizzare alimenti di recupero, sarà presentato giovedì 5 aprile al Maschio Angioino di Napoli. Giovedì 5 aprile, alle ore 18.00, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli,

 

Maurizio Cortese, direttore del Consorzio della Pasta di Gragnano IGP e CEO del portale enogastronomico corteseway.it presenta “Il pane è oro, ingredienti ordinari per piatti straordinari”, l’ultimo libro dello chef Massimo Bottura dedicato alla lotta contro lo spreco alimentare.

Ore 18,00 apertura dei lavori: Saluti istituzionali del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris

Intervengono: Massimo Bottura- Chef dell’Osteria Francescana di Modena, Raffaele Borriello-Direttore generale di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare) e Luciano Pignataro-Giornalista de Il Mattino di Napoli

Il volume, edito da L’ippocampo Edizioni, rappresenta la summa del progetto Refettorio Felix, messo in campo lo scorso anno a Londra dallo Chef dell’Osteria Francescana di Modena e finalizzato al recupero di alimenti di scarto per garantire a chiunque un accesso equo al cibo di qualità e alla bellezza.

Il titolo si ispira proprio a uno dei dolci più celebri dello chef, Il Pane è Oro, espressione più piena dell’idea che il buono si possa realizzare proprio dagli ingredienti più poveri, valorizzati con cura e coscienza.

È questo il principio che muove l’impegno social e di Massimo Bottura, da anni attivo alla realizzazione di mense che utilizzano gli esuberi di cibo dei supermercati e di realtà commerciali per offrire pasti sani e stagionali alle persone indigenti. Oltre 50 chef di fama internazionale, da Alain Ducasse a Ferran Adrià, hanno aderito al progetto Refettorio Felix. Gli stessi intervengono oggi in questo libro corale e di ampio respiro, che raccoglie ben 150 ricette.

Il libro celebra la cucina più povera, fatta di ricette semplici e alla portata di tutti, e mette in luce il ruolo sociale e culturale dello chef contemporaneo, chiamato ad affermare il diritto di tutti al cibo e a un uso

consapevole e rispettoso delle risorse del nostro pianeta.

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