A Somma Vesuviana, tra nomine polemiche. Le accuse del consigliere Rianna: “Professionalità mortificate e troppa approssimazione”

SOMMA VESUVIANA – Il consigliere di opposizione Salvatore Rianna ha protocollato oggi (mercoledì 27 giugno) un’interrogazione alla quale è prevista risposta in consiglio comunale, indirizzandola al sindaco Di Sarno, all’assessore al Personale pro tempore e per conoscenza al presidente del consiglio comunale. Rianna chiede spiegazioni e chiarimenti circa la determina 44 del 17 maggio 2018 firmata dal responsabile dei Servizi Tecnici e Gestione del Territorio, l’ingegnere Ciro De Luca Bossa (nella foto sotto). Con tale determina si stipula una convenzione e si affida l’incarico di costituzione di un Ufficio Condono per le attività di istruttoria relative, appunto, alle pratiche di condono edilizio, al geometra Ernesto Lauretta.

«Pur volendo tralasciare la circostanza data dal fatto che un dirigente proveniente da Cercola affidi l’incarico ad un geometra di Cercola con il quale ha spesso lavorato in passato – spiega il consigliere Rianna IN UNA NOTA STAMPA  – è interessante la motivazione messa nero su bianco in determina: l’ingegnere De Luca Bossa lamenta la persistente e crescente carenza, nel suo ufficio, dell’organico tecnico residuato e di figure professionali da poter destinare alla definizione delle pratiche di condono. Ed è su queste basi che il responsabile motiva il ricorso ad incarichi di supporto, individuando poi il geometra Lauretta come soggetto di comprovata esperienza, per poi aggiungere che lo stesso compare nell’elenco dei tecnici di fiducia del Comune di Somma Vesuviana».

Nell’interrogazione, il consigliere Rianna sottolinea di fatto proprio l’aggettivo utilizzato da De Luca Bossa in determina: “organico residuato”. “Chiaramente l’ingegnere dimostra di avere contezza della falcidie operata a riguardo con il provvedimento di mobilità interna che destinava ad altri incarichi ed altri uffici tecnici di comprovata esperienza – dice Rianna – tanto che viene da chiedersi se, prima di conferire incarico ad altri, abbia manifestato tale disagio al sindaco, al segretario generale e magari al suo omologo dott. Ferraro il quale ha disposto, a marzo scorso, la destinazione di alcuni dipendenti, risorse umane esperte che per anni hanno lavorato in quell’ufficio,  ad altre posizioni. Dipendenti che sarebbero stati perfettamente in grado di svolgere i compiti richiesti, senza altre spese per l’Ente”.

“Mi spiace inoltre rimarcare – aggiunge Rianna nella nota inviata agli organi di informazione – che nel conferimento dell’incarico sia inoltre utilizzato un articolo del Codice dei Contratti oggi integralmente abrogato insieme all’intero decreto legislativo che lo conteneva, un richiamo dunque che denota estrema approssimazione. Laddove tanto non fosse sufficiente, va evidenziato che il professionista individuato non ci risulta inserito nell’elenco dei 199 architetti, ingegneri, geometri e geologi accreditati quali tecnici di fiducia dell’Ente, sebbene in determina si sostenga il contrario. Pur volendo dunque tralasciare la preferenza che va ancora una volta a privilegiare un professionista che non è del territorio, ritengo che il sindaco abbia il dovere di fornire spiegazioni circa le modalità con le quali il responsabile ha provveduto alla scelta e, non cosa di poco conto, circa il metodo con cui è stato quantificato l’impegno di spesa: 14.300 euro oltre accessori. Non stiamo certo a sindacare sugli onorari di professionisti, pur se non accreditati, ma ci appare quanto meno singolare che per un incarico analogo conferito dall’ingegnere De Luca Bossa allo stesso professionista, ma al Comune di Cercola (determina n.138 del 4 marzo 2014), sia stata prevista una spesa complessiva di duemila (2.000) euro».

 

 

 

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