A Sant’Anastasia il sindaco riapre al traffico Piazza Trivio: l’appello degli imprenditori della movida: “L’ordine pubblico non si mantiene distruggendo il commercio, troviamo assieme una soluzione”

Sant’Anastasia – “Per motivi legati all’ordine pubblico ed alle misure anti-Covid , ho firmato un’ordinanza di revoca della chiusura di Piazza Trivio con relativa revoca dell’occupazione dei tavolini sul suolo pubblico. La Piazza sarà aperta alla viabilità ed i commercianti avranno la possibilità di esercitare le proprie attività regolarmente all’interno dei locali o come attività di asporto. Inoltre sono vietati gli stazionamenti in Piazza e persisterà il divieto di vendita delle bevande in vetro. Questa misura sarà in vigore fino a domenica 6 giugno, un atto dovuto visti i disdicevoli episodi di violenza avvenuti la settimana scorsa. L’ordinanza è stata notificata a tutti gli organi di controllo ed alla Prefettura. Confido nel buon senso di tutti”. Così il primo cittadino di Sant’Anastasia Carmine Esposito ha motivato l’ordinanza che di fatto chiude l’unica piazza della movida anastasiana. Piazza Trivio, polmone della movida locale, in pochi anni è diventata una specie di laboratorio per il rilancio del commercio cittadino, da anni in declino. Un gruppo di giovani imprenditori infatti ha aperto varie attività commerciali legate al food e al beverage, facendo diventare Sant’Anastasia meta preferita dai giovani per l’aperitivo serale. L’ordinanza del sindaco di fatto ha messo in ginocchio i tanti imprenditori che in zona hanno combattuto contro le restrizioni del covid e lentamente si stavano avviando alla ripresa. I commercianti locali, quasi tutti trentenni, hanno deciso di costituire un comitato e chiedere un incontro al sindaco per avanzare le loro proposte che vanno da un sistema integrato di video sorveglianza alla richiesta di maggiori forze dell’ordine per presidiare la piazza. L’ultima rissa, infatti non è avvenuta in piazza Trivio ma nel parcheggio retrostante la sede del Municipio, non presidiata dalla video sorveglianza.

“Quando in piazza ci sono vigili e carabinieri ci sentiamo al sicuro – affermano i commercianti del posto – e pensiamo che il problema non si risolva distruggendo il commercio locale, linfa vitale di una città, bensì assieme si potrebbero trovare soluzioni valide che garantiscano controlli e allo stesso tempo diano respiro ai baretti anastasiani. In poco tempo infatti la nostra città ha attratto giovani provenienti da tutto il vesuviano e tranne episodi da condannare di inciviltà, la nostra è una movida sana. In piazza Trivio ci sono attività commerciali che rappresentano l’eccellenza del vesuviano e noi rispettiamo da sempre le regole. Dopo due anni di pandemia, però toglierci la possibilità di mettere i tavolini in piazza ci sembra assurdo. Vorremmo un incontro col nostro sindaco, nella speranza che assieme si possa risolvere il problema. Le risse che sono avvenute, come avvengono al lungomare di Napoli o ai Navigli a Milano, infatti, non sono dovute solo alla movida, ma all’inciviltà di gente violenta. L’ordine pubblico non si attua distrugge do il commercio. Siamo disposti ad assumerci le nostre responsabilità e a continuare a investire per il nostro territorio, l’amministrazione comunale però deve stare dalla parte di chi investe per migliorare il paese. Siamo tutti giovani che diamo lavoro ad altri giovani e il nostro potrebbe essere considerato un esempio virtuoso. Dopo un primo periodo anche gli abitanti della piazza hanno imparato a rispettarci e a convivere con la movida che se sana è un volano di crescita cittadina. Aprire la piazza al traffico veicolare, significa far chiudere diverse attività commerciali. Confidiamo nell’impegno del sindaco e della sua maggioranza a trovare una soluzione che da una parte garantisca l’ordine pubblico e dall’altra dia la possibilità di far vivere il commercio”.

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