A SANT’ANASTASIA CARMINE ESPOSITO TORNA AD ESSERE IL SINDACO DELLA CITTA’. “SARO’ IL SINDACO DI TUTTI PER IL RILANCIO E LA VERA RIVOLUZIONE DELLA POLITICA”

Sant’Anastasia – E’ un ritorno quello di Carmine Esposito a Palazzo Siano, sede del municipio anastasiano. Il medico anestesista ha battutto al ballottaggio Carmine Pone anch’egli ex sindaco di Sant’Anastasia. Seicento voti che hanno distanziato Pone alla conquista del Palazzo di Città. Sono andati, infatti, al voto 11.846 cittadini, al neo sindaco Carmine Esposito sono andate 6094 preferenze, a Carmine Pone, che di fato sarà il leader dell’opposizione in consiglio comunale, invece, sono ndati 5449 voti. “E’ stata una battaglia dura che ha vinto la Sant’Anastasia di tutti – ha detto il neo sindaco Carmine Esposito – non hanno vinto solo gli ottanta candidati che ci hanno messo cuore, corpo, anima e cervello. Ha vinto la città. Con la nostra vittoria può rinascere la politica, l’associazionismo civico e l’idea di una città che cresce”. Dopo il corteo, il consueto affaccio dal balcone di Palazzo Siano. “Quando parlavo con le famiglie, durante questa campagna elettorale durissima – ha detto Esposito – ho notato la paura per il clima pesante creatosi a Sant’Anastasia. Chi ha perso deve mettersi in pace, la rivoluzione inizia con noi. Questa città ripartirà se c’è un comune che funziona. Staremo vicino all’impresa, alle famiglie, agli studenti. Il Comune sarà partner di ogni cittadino anastasiano. Questo è il dovere di chi vive la politica”. Esposito è stato portato in braccio nel suo comitato elettorale come il santo laico di una città che vuole tornare ad aver fiducia nella politica. Ha superato la gogna mediatica per le sue vicissitudini giudiziarie, in strada si è scontrato a muso duro con chi gli è ne ha dette di cotte e di crude, ma è andato dritto per la sua strada. Intorno a lui un gruppo di giovani che entreranno in consiglio comunale, qualcuno in giunta, molti per la prima volta in vita loro. Dopo, si sa i festeggiamenti lasciano l’amaro in bocca. Caroselli di auto sfreccianti in città e fuori i luoghi cardine del competitor, in moto anche in tre senza casco. Forse, però, sarebbe accaduto lo stesso se a vincere fossero stati altri candidati. “Sarò il sindaco di tutta la città – ha concluso Esposito, dal palco per i ringraziamenti – Da domani si lavora per la rivoluzione. Rilancio economico e sociale in primis, sicurezza e civiltà. Noi non saliamo al Comune, facciamo scendere le istituzioni tra la gente”.

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