A Portici nasce “Lo Sportello della legalità: una bussola per ritrovare i tuoi diritti”

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Una bussola che serva a ritrovare l’orientamento per i cittadini meno fortunati, disorientati nella rete dell’illegalità. Nasce a Porticilo Sportello della Legalità” a cura de Il Collegamento Campano contro le camorre, il Presidio Libera Portici “Teresa Buonocore e Claudio Taglialatela”, insieme alla Federconsumatori, alle ACLI e ad alcuni liberi professionisti che forniranno assistenza legale gratuita alle persone meno fortunate per pratiche di diritto amministrativo, diritto penale, diritto civile, diritto di famiglia e minorile, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale. “Lo Sportello della Legalità s’inserisce a pieno nei tre principi cardine che muovono l’impegno del Collegamento Campano contro le camorre e del Presidio Libera Portici “Teresa Buoncore e Claudio Taglialatela”: lotta alle povertà; liberazione dalle mafie e dalla cattiva politica;  percorsi di cittadinanza responsabile. – ha detto Leandro Limoccia, Presidente del Collegamento Campano contro le camorre – Il tema è la centralità della persona nella sua unicità, relazionalità, profondità. Non solo solidarietà ma  denuncia nei confronti delle Istituzioni perché la povertà, la dignità della persona e la lotta alle mafie sono una priorità“.

Un pool di avvocati, il martedì ed il venerdì, dalle 17:00 alle 19:00, presso Villa Fernandes, bene confiscato alla camorra sito in Via Diaz (Portici, NA) n. 140., assisterà i cittadini meno abbienti attraverso l’utilizzo del Gratuito Patrocinio per i fini della giustizia sociale. Il percorso di volontariato è aperto anche ad altre professionalità (insegnanti, commercialisti, psicologi, etc…), in modo da assistere a 360°le persone, e non è legato ai confini del territorio porticese. Anche i cittadini in difficoltà di altri comuni potranno, dunque, recarsi presso lo sportello per richiedere il gratuito patrocinio. L’avvocato Salvatore Capezzuto sarà il coordinatore della squadra di giuristi composta già dagli avvocati Rosa Esposito, Francesco Cappuccio, Valentina D’Ausilio, Armando Cortese, Maria Ciceraro e dai praticanti Vincenzo Veneziano, Antonio Bibiano, Alessandro Arino e Antonio Di Lauro.

13320504_10209699620995649_1893331706354548133_oUno dei possibili mezzi di contrasto alla criminalità semplice ed organizzata, oltre alla cultura ed alla sicurezza, è sicuramente la lotta non violenta alla povertà. – ha detto ai nostri taccuini il giovane Antonio Bibiano -In questo solco si inserisce l’ultima (ma non per ordine di importanza) iniziativa di una delle realtà associative più propositive del territorio. A testimonianza del fatto che è possibile coniuguare  concretezza e bellezza. Un progetto che mi piace definire di umanesimo giuridico, al quale non vedo l’ora di dare il mio contributo umano e professionale. Seppur nel mio piccolo di giovane giurista che, come tanti altri miei colleghi coetanei, si affaccia al mondo della giustizia tra mille difficoltà particolari e generali. Ma ho sempre pensato che accendere una candela e restare  fosse meglio che maledire l’oscurità e scappare. Credo che siamo di fronte ad un esempio tangibile di come il terzo settore, colmando le (troppe) lacune del Welfare State, sia in realtà il primo settore di questo Paese. Una risorsa che le Istituzioni dovrebbero salvaguardare e valorizzare di più“.

 

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