A Pollena Trocchia sulla vicenda degli espropri al Parco Europa fa chiarezza il sindaco. “I pagamenti sono imposti per legge, stiamo facendo di tutto per far pagare il meno possibile ai proprietari. Dilazioneremo i costi e per chi lo vorrà accorperemo quelli per il diritto di proprietà”

il sindaco arch. Carlo Esposito

Pollena Trocchia – Dopo le incertezze, un po’ di chiarezza sulla questione degli espropri al Parco Europa, la zona residenziale di Pollena Trocchia da anni oggetto di contenziosi tra i vecchi proprietari dei suoli dove sono stati costruiti gli alloggi Peep (piani edilizia economica e popolare) e il Comune e i concessionari (società e cooperative edilizi che li hanno costruiti a partire dagli anni ’80). Da una decina di giorni, infatti, girano delle tabelle con dei costi che i proprietari degli immobili (sia di natura residenziale che commerciali) dovrebbero pagare con dei costi che non sarebbero quelli reali, in quanto veri e propri costi reali ancora devono essere stati stimati dall’Ente che negli anni a cavallo tra il 2005 e il 2011 ha anticipato ai vecchi proprietari dei suoli il valore degli stessi rimodulato dal tribunale dopo vari ricorsi di questi ultimi. In sostanza, qualcuno da dentro il consiglio comunale ha diffuso le tabelle provvisorie dei costi e le ha fatte circolare tra i cittadini del Parco Europa. Dei costi per gli espropri, il cui termine ultimo per il pagamento, a seguito dell’ultima sentenza che vede contrapposti i proprietari dei terreni e il Comune, scade a metà maggio, sono fatti salvo i proprietari de l’Isola di Capri e del Parco Vesuvio che all’atto dell’acquisto li hanno già pagati. Il Comune di Pollena Trocchia deve rientrare con i soldi anticipati entro questa data previo incorrere in sanzioni per danni erariali degli amministratori e dei funzionari comunali degli ultimi dieci anni. A fare chiarezza sulla vicenda è il primo cittadino Carlo Esposito.

“La questione del pagamento degli espropri – dice Esposito – è un fiammifero che passa di mano in mano alle amministrazioni da anni, oggi il Governo da me retto si trova a dover avere a che fare con termini di legge imposti dallo Stato. I cittadini e i concessionari degli immobili al Parco Europa sanno benissimo che gli espropri ai vecchi proprietari dei suoli vanno pagati, come sanno benissimo che quelle abitazioni non posseggono ancora il passaggio del diritto di superficie a quello di proprietà come previsto dalle leggi che regolavano le costruzioni con di edilizia economica e popolare. Purtroppo non so per quale motivo chi mi ha preceduto non se ne sia interessato né mi interessa fare polemica politica su questioni di vitale importanza per i cittadini, specie in un momento come questo. Ad oggi l’amministrazione comunale è chiamata a dover rientrare dei soldi che tra il 2005 e il 2011 ha anticipato per saldare gli espropri, cifra che ammonta a 8,5 milioni di euro. Siamo stati accusati di poca trasparenza, ma non è affatto così perché avremmo organizzato una attenta comunicazione per informare i proprietari delle scadenze imposte dalla legge, previe denunce per danni erariali all’ente, non appena le tabelle reali coi costi sarebbero state definite dai tecnici che ci stanno lavorando. Non potevamo informare i cittadini se non ci fossero state novità certe a riguardo, avremmo creato come ha fatto qualcuno inutili allarmismi”. Sindaco, detto questo, quale è la situazione attuale? “L’Ente ha anticipato dei soldi che devono rientrare entro una scadenza che non supera maggio 2021. Mi spiego meglio i proprietari degli immobili non devono pagare entro maggio, entro questa data devono partire le comunicazioni ufficiali del Comune che lasciano anche i tempi per le controdeduzioni qualora vi fossero. I costi, a scanso di equivoci creati da una fuoriuscita di notizie sbagliate, non solo non comprenderanno gli interessi maturati, ma rappresentano solo ed esclusivamente quanto in concreto ha anticipato l’ente e non quelle delle sentenze che invece considerano anche gli interessi. Siccome è un obbligo di legge per l’ente rientrare coi soldi anticipati, è stata premura della mia giunta non solo ridurre al minimo previsto dalla legge gli importi ma anche dare la possibilità ai proprietari di dilazionare i pagamenti inglobandovi, sempre coi minimi previsti dalla legge, qualora lo volessero fare, anche i costi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà”. Può essere più chiaro a riguardo? “Gli immobili costruiti con l’edilizia economica e popolare, prevedono il diritto di superficie degli stessi in convenzione ad uso dei proprietari per un periodo di 99 anni, ad oggi quegli anni di validità delle concessioni sono sessanta. Stiamo coi tecnici che si stanno occupando della vicenda di redigere un regolamento comunale che stabilisca per chi lo richiede, assieme ai costi per gli espropri anche di contemplare quelli per la trasformazione del diritto di superfice stabilito dalla convenzione in diritto di proprietà e lo sblocco dei prezzi ad oggi stabilito dal comune su tabelle standard che non tengono conto del mercato. Il regolamento a cui stiamo lavorando tenterà di annullare anche eventuali fideiussioni bancarie e stabilire un rapporto diretto tra i proprietari degli immobili e il comune. Le cifre anticipate dal Comune che rientreranno col pagamento per legge degli espropri saranno investite al Parco Europa per completare le infrastrutture primarie e secondarie dell’area e renderla in tutto e per tutto un luogo residenziale”. Rispetto alla fuga di notizie che parlavano di cifre esorbitanti, può fare chiarezza? “I numeri fatti uscire fuori sono numeri al lotto. Non sono mai stati ufficiali e i costi verranno stabiliti per lotti e affidati ai millesimali. L’Ente comunicherà a tutti i proprietari un costo che sarà moltiplicato per i millesimali della propria proprietà e sarà dato loro tutto il tempo per pagare le somme stabilite. Per cui, nessun mistero né tantomeno mi sento di dire che l’amministrazione da me retta sta lavorando nell’ombra, anzi. Abbiamo solo, vista l’incombenza della legge che ci impone di rientrare delle somme anticipate dal Comune di Pollena Trocchia per gli espropri, tentato di giungere ad un costo basso che possa garantire i proprietari senza creare inutili allarmismi”.

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