A Pollena Trocchia, la nuova giunta Esposito non piace ai cittadini. La protesta sul web e un corteo per bloccare pacificamente il Comune e il mercato cittadino

Pollena Trocchia – La protesta corre sul web. Il teatro della protesta dei cittadini, il seguitissimo gruppo Facebook “I cittadini di Pollena Trocchia”, il motivo le nuove deleghe che il sindaco Carlo Esposito ha assegnato alla nuova giunta comunale. Andiamo per ordine: a Pollena Trocchia, una vera e propria opposizione non c’è, perché l’unica lista a correre per il governo della città fu quella con a capo l’architetto Carlo Esposito, col simbolo che aveva animato la lista e il governo di chi l’aveva preceduto, l’avvocato Francesco Pinto. E proprio la nomina di Pinto, dopo il defenestramento di Pasquale Fiorillo, a vice sindaco ha messo in subbuglio i cittadini che sui social ne stanno dicendo di pesta e corna al sindaco. I motivi della protesta (c’è chi sta proponendo un corteo cittadino e il blocco pacifico del Comune e del mercato comunale che si tiene il venerdì) sono essenzialmente due: il primo è che Francesco Pinto è un esponente (nonché dirigente provinciale e candidato alle scorse elezioni regionali) della Lega di Salvini, il secondo è dovuto al fatto che i cittadini accusano l’ex sindaco di aver fatto poco per la collettività e oggi se lo ritrovano numero due della giunta Esposito.

Il terzo, affine a quelli più addentro alla politica locale e velato nelle proteste è che proprio Carlo Esposito in un comunicato stampa che annunciava l’azzeramento della giunta per il rilancio della macchina amministrativa locale, lo motivava con la necessità di rinnovamento, che di fatto non c’è stato. In sostanza Esposito, infatti, ha dato spazio al gruppo di Pinto che l’anno scorso si astenne dal votare il bilancio dell’ente, destabilizzando le altre anime presenti in Consiglio e defenestrando, nonostante il sindaco abbia sempre affermato che no nsi tratta di una bocciatura, gli assessori Fiorillo, Pasquale Busiello, Salvatore Auriemma, Antonella Borrelli e Carmen Filosa. Pupi e pupari, qualcuno anche con parolacce che andrebbero evitate perché gli amministratori pubblici sono persone, stanno prendendo di mira la decisione del primo cittadino. “Pollena Trocchia non si Lega” lo slogan che veleggia nella rete e che pare sia alla base della protesta che si sta organizzando in città, che di fatto non cambia l’assetto della governance locale, ma manifesta quanto la scelta del sindaco  (che sempre in un comunicato stampa per spiegare il perché delle deleghe ha parlato di continuità per il futuro) non piaccia ai cittadini. In giunta al posto dei trombati le uniche due novità sono Fortuna Riccio, con la delega alla “bellezza” che si era già distinta per l’impegno culturale sul territorio portando avanti diversi progetti per il rilancio di Pollena Trocchia e l’avvocato Arturo Cianniello, che assieme a Margherita Romano però aveva (dopo l’astensione dalla votazione del bilancio 2020 e il braccio di ferro con Esposito) dichiatrato che mai sarebbe entrato in una giunta guidata dall’urbanista vesuviano. Dentro la giunta un altro veterano che assieme a Pinto e alla Romano ha già amministrato, Vincenzo Filosa.

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