A Pollena Trocchia il riscatto del Pd parte dai Giovani Democratici. Armando Cunzi “Ci impegnamo per migliorare i territori”

 

Pollena Trocchia – Armando Cunzi, giovane attivista di Pollena Trocchia è in prima linea come segretario dei Giovani Democratici nel Partito Democratico e responsabile ambiente e sport di tutta la città metropolitana nella Federazione dei Giovani Democratici di Napoli. “Ho iniziato a seguire la politica inizialmente per passione e per portare qualche miglioramento e proposta innovativa al territorio”. Quali sono le iniziative che i Giovani Democratici hanno portato a termine negli ultimi anni? “Stiamo sviluppando una serie di iniziative sulla violenza di genere, perché  sono sempre più frequenti le violenze su donne o su omosessuali che non vengono accettati dalla società. Succede che queste persone abbiano difficoltà a denunciare, soprattutto quando chi fa del male è un parente o da una persona vicina. Per violenza non intendiamo solamente quella fisica, ma anche quella verbale. Vogliamo provare a creare qualcosa che possa dare voce ai giovani, dare spazio, affinché non prendano cattive strade dato che la criminalità nel nostro paese è sempre più diffusa come anche l’abbandono scolastico minorile. Per questo, in programma ci sono delle manifestazioni con Libera, Associazione contro le mafie. Inoltre, abbiamo fatto una raccolta firme per la sicurezza, alla quale è seguita anche una raccolta firme di un gruppo di persone non appartenenti a nessun partito, ma l’Amministrazione comunale non ha dato risposta o spiegazioni in merito alle nostre richieste, nonostante non siano poche le persone che hanno aderito alla petizione”. Quali sono state le proposte dei Giovani Democratici di Pollena Trocchia approvate dall’Amministrazione Comunale? “Fino a ora nessuna. I nostri obiettivi principali sono la sicurezza sul territorio, spazi per i giovani, spazi ludici, di ritrovo e aule studio. Abbiamo proposte per risolvere il problema del randagismo, ma non sono state prese in considerazione. Puntiamo molto sulla valorizzazione dell’ambiente, essendo il nostro territorio parte del Parco Nazionale del Vesuvio; sull’economia a km zero partendo dallo sfruttare al massimo tutti i prodotti locali; è importante collaborare con le associazioni e migliorare la sanità; ci preme la questione della sicurezza e  della legalità; lottiamo contro l’abbandono scolastico e puntiamo a rappresentare le fasce deboli. Anche se spesso veniamo associati a un simbolo politico, che può non piacere a tutti, la nostra priorità è quella di stare tra la gente, di ascoltare i loro problemi per poi rappresentarli nelle sedi adatte”. In ambito personale e politico, cosa desideri per un prossimo futuro? “Mi piacerebbe un luogo in cui nessuno si senta periferico e abbandonato. Vorrei costruire un’idea o un progetto che possa rappresentare tutti. Dire che io voglia realizzarmi in ambito lavorativo, sarebbe riduttivo”. Per te, politica e vita privata coincidono o sono due linee parallele con un unico punto d’incontro? “Dipende ognuno la politica come la vive: se la si vive come un lavoro o come una passione. Può anche essere una passione che diventa un lavoro, ma per me non lo è. Io faccio politica tutti i giorni e, anche se appartengo a un simbolo che a livello nazionale può essere uno dei più importanti o uno dei migliori, mi rapporto sempre in modo da pensare globalmente per agire localmente. Fare carriera politica la fa chi davvero ha le capacità o chi nella vita vuole fare il politico, il mio unico obiettivo è quello di portare delle migliorie al territorio che ci circonda”.

Filomena Romano

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