A Napoli giochi in mostra, da Barbie al bambolotto gay: oltre mille pezzi d’epoca, anche su distinzione di genere

Un tuffo nel mondo dei giocattoli e nella storia dell’umanità dal Settecento ad oggi. Una mostra che racconta però anche altro: la distinzione di genere che la società ‘impone’ fin da bambini.

Tutto questo è ‘Storie di giocattoli. Dal Settecento a Barbie’ che sarà in esposizione fino al 19 marzo 2017 nelle sale del Complesso di San Domenico Maggiore, a Napoli. Nelle teche si passa, così, dalla Barbie, bambola per eccellenza del Novecento, a Gay Bob, primo bambolotto gay, agli orsacchiotti di peluche che, come spiegato, consentirono ai maschietti di giocare come con una bambola così come i Pinocchio, in legno o in latta, hanno permesso alle femmine di ”rompere i rigidi canoni di perfezione in cui i modelli educativi femminili ottocenteschi le avevano segregate”.

L’esposizione è organizzata nell’ambito del programma del Natale del Comune di Napoli ”E pazzielle” in collaborazione con l’Arcigay Napoli.
Oltre mille i giocattoli del Museo del giocattolo del Suor Orsola Benincasa nato dalla passione del collezionista Vincenzo Capuano che è curatore dell’esposizione e proprietario della collezione.

 

Esempi di giochi per bambini educativi è possibile trovarne su www.lagiostragonfiabile.it oppure nella loro sede. >

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