A Ercolano, affidato il progetto IntegraSociaLab: due beni confiscati alla criminalità organizzata restituiti alla città

 

Ercolano – Due progetti con finalità sociali in altrettanti beni confiscati alla criminalità organizzata. Concluso ad Ercolano, l’iter per la concessione a titolo gratuito di due immobili appartenuti in passato ai clan Birra e Iacomino e che diventano luoghi di apprendimento, formazione e cultura. “L’utilizzo dei beni confiscati non ha solo un valore simbolico, per noi è un cambio di paradigma. Dove prima la criminalità organizzata architettava il suo disegno criminoso, oggi i cittadini potranno apprendere cultura, migliorare la loro formazione. Guardiamo con rinnovata speranza al futuro. Il percorso che abbiamo intrapreso è lungo e tortuoso, ma stiamo dimostrando che quello che fino a pochi anni fa appariva come un’utopia, oggi è una realtà. Investiamo in cultura e formazione per riscattare la nostra comunità” – spiega Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano.

“Abbiamo inaugurato una nuova stagione, nella gestione dei beni confiscati, cercando di mettere insieme le buone prassi con una visione strategica. Siamo consapevoli dell’importanza simbolica del riutilizzo dei beni appartenuti ai camorristi. Nelle prossime settimane ci concentreremo sul sito di via Focone per mettere in sicurezza e sfidare la camorra sul tema dei rifiuti. Contemporaneamente proseguiremo sul progetto sibater, per convogliare i terreni confiscati nel progetto banca della terra” – è quanto dichiara Luigi Luciani, vicesindaco del Comune di Ercolano. Grazie al finanziamento IntegraSociaLab, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale, in un appartamento che fu del boss Giovanni Birra, sul tratto di Corso Resina, è stato realizzato un laboratorio tecnologico e un’agenzia di comunicazione, in cui le fasce deboli svolgono attività sociali e si formano sulle nuove tecnologie. In Via Marconi, invece, in quello che era un appartamento del boss Costantino Iacomino è stato realizzato un laboratorio didattico di e-learning per l’inclusione sociale e culturale e per l’avviamento al lavoro e alla formazione. I due beni sono stati affidati in concessione d’uso a titolo gratuito all’AICS/Giancarlo Siani Cooperativa Sociale.

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