Luca Capasso fuori dai giochi per il Parlamento: lo sfogo su Facebook

Ottaviano – Fuori dai giochi. Si era dimesso, di fatto facendo commissariare il Comune di Ottaviano che ha guidato nel primo e secondo mandato da sindaco, per candidarsi col nuovo soggetto politico creato dal ministro Luigi Di Maio, dopo la fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle. Oggi Luca Capasso, torna a fare l’avvocato, siccome è fuori dalla rosa dei candidati del centro sinistra dove sarebbe dovuto confluire in quota Di Maio, dopo anni di militanza con Forza Italia. C’è chi però avanza l’ipotesi di una sua possibile corsa alla presidenza dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, nomina che spetta al futuro Ministro dell’Agricoltura e dell’ambiente su indicazione del Governatore della Regione Campania.

“Alle elezioni politiche del 25 settembre non sarò candidato – scrive Capasso dopo due mandati con ottimi risultati nella sua Ottaviano – A fine luglio mi sono dimesso da sindaco per perseguire l’obiettivo di una candidatura competitiva e di qualità, ma l’ho fatto con la serenità e la consapevolezza di chi non doveva raggiungere un risultato a tutti i costi, l’ho fatto con la libertà morale e intellettuale che da sempre mi contraddistingue. Avevo chiesto il collegio uninominale al centrosinistra, sposando il progetto di Di Maio (che ringrazio di vero cuore) e senza chiedere nulla in cambio. Nulla: non il proporzionale, né altri incarichi paracadute. Ho maturato la scelta dopo 15 e più anni di militanza in Forza Italia, nel corso dei quali ho dovuto assistere alla gestione di un partito volto tutto a favorire pochi prescelti, qualche velina e molti mediocri. Volevo spendermi per il territorio nolano e vesuviano come ho sempre fatto da amministratore: tutti conoscono le mie battaglie, tutti sanno quanto amore ho per questa terra. Invece mi sono scontrato con veti incrociati, polemiche inutili, giochini degni della politica più meschina. Ho conosciuto la paura dei partiti che non vogliono cambiare. Il partito dei sindaci, quello di cui tanti si vantano, spaventa. Lo dimostra il fatto che tanti altri amministratori sono stati estromessi, tagliati fuori da una politica che non vuole cambiare. Ma io sono una persona seria e la paura non mi appartiene: per il mio territorio ho letteralmente sfidato il fuoco, figuriamoci se mi piego dinanzi a certe logiche. Ho conosciuto anche gentiluomini (pochi): li ringrazio. Oggi prendo atto che non ci sono le condizioni per una candidatura che sia davvero al servizio del territorio e continuo a impegnarmi da cittadino libero e onesto. Non è una fine, è un nuovo inizio”.

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