VERSO LA FASE 2 – IL PRESIDENTE DE LUCA IN DIRETTA FACEBOOK: REVISIONE ORARI SU CIBO DA ASPORTO, BONUS AI MEDICI IN PRIMA LINEA E L’ETERNA ATTESA DEL MINISTRO PER IL MEZZOGIORNO

«Si è aperto qualche giorno fa un dibattito sconcertante sulla base di alcune mie dichiarazioni: ho detto che, se qualcuno immaginava di dare il rompete le righe all’intero Paese la Campania si sarebbe protetta, avremmo cioè fatto in modo di bloccare o frenare l’ingresso in Campania di persone che non avevano titolo per entrare. Qualcuno ha trasformato questo in un dibattito Nord-Sud: un’idiozia». L’ha detto ieri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta streaming su Facebook per fare il punto della situazione sull’emergenza Covid-19. «La mia – ha spiegato De Luca – era un’osservazione relativa solo all’aritmetica del contagio. Ancora oggi, parlo dei dati di ieri, a Milano abbiamo registrato 1073 nuovi contagi: quindi, quando qualcuno al Nord dice che dobbiamo convivere con il virus perché non possiamo riaprire l’Italia quando saranno scomparsi tutti i contagi, dice una cosa assolutamente condivisibile. Ma puoi convivere con il virus se hai ridotto il contagio in una dimensione marginale, cioè assolutamente controllabile, ma quando hai 1.070 contagi al giorno ogni volta non devi convivere, devi combattere il virus, altrimenti questo calvario non finisce più».

Secondo il Presidente De Luca «non c’è da aprire in maniera strumentale e sgangherata i dibattiti Nord-Sud, il dibattito Nord-Sud dovremmo farlo sulle cose serie ma non su questo. In questo momento stiamo discutendo su come contenere il contagio ed evitare che il contagio rialimenti focolai anche nelle regioni nelle quali, tutto sommato, è sotto controllo».

«Mi auguro che questa abitudine nazionale di aprire polemiche nei confronti del Sud prima o poi cessi. Siamo ancora abituati a fare polemiche per forza d’inerzia. C’è gente in Italia che ha l’abitudine di guardare al Sud solo per dare lezioni al Sud, bisognerà che ci si convinca anche a livello nazionale che qualche volta le lezioni bisogna apprenderle dal Sud». «Qualcuno dovrà imparare, senza aspettare che ce lo dicano i giornali degli Stati Uniti, che in qualche realtà del Sud ci sono eccellenze mondiali: come il Cotugno di Napoli, primo ospedale al mondo per efficienza operativa nei confronti del coronavirus», ha aggiunto.

PER LE ELEZIONI REGIONALI. «Io credo che sarebbe ragionevole prendere una decisione a fine maggio insieme al ministero della Salute. La data più utile per andare a votare è fine luglio, se come noi speriamo il contagio sarà rientrato al 90%». «Se non ci sono condizioni di sicurezza non si va a votare», aggiunge De Luca, che valuta il voto a settembre come poco praticabile («il 20 settembre aprono le scuole»), e «ad ottobre rischiamo di avere la prima epidemia di influenza. Tutti gli epidemiologici ci dicono inoltre che in autunno avremo una nuova ondata di coronavirus. Se si va a votare a fine luglio probabilmente non avremo tantissimi problemi», conclude.

PER I TAMPONI E GLI ACCERTAMENTI SANITARI. L’obiettivo della Campania per la fase 2 dal punto di vista sanitario è «sviluppare una campagna di tamponi e di accertamenti per affrontare definitivamente i focolai che ancora rimangono». «Faremo un lavoro mirato su tutte le strutture di accoglienza per anziani, pubbliche e private – ha spiegato De Luca – e vogliamo farlo per una ragione ideale: la morte di centinaia di anziani in case accoglienza è stata un delitto, una ignominia di cui dovremmo vergognarci. La priorità che abbiamo dato ai nostri laboratori, e che daremo anche ai laboratori privati, è avere un accertamento a tappeto su tutte le strutture per anziani. In questi casi i tamponi vanno ripetuti ogni settimana per un periodo abbastanza lungo per intercettare chi diventa positivo dopo un tampone negativo. Faremo poi accertamenti a tappeto sui familiari dei pazienti Covid che sono stati in isolamento domiciliare, quello è altro ambito nel quale dobbiamo fare accertamenti a tappeto».

SUL CONTRIBUTO STRAORDINARIO AI MEDICI IN PRIMA LINEA. «Ho dato disposizione perché entro domani mattina sia convocato un incontro con le organizzazioni sindacali. Daremo un contributo straordinario al personale medico e infermieristico che è stato in prima linea nella battaglia contro il coronavirus». «Seguiremo più o meno lo schema dell’Emilia Romagna – ha spiegato De Luca – non so perché è arrivata la notizia che non ci sarebbe stato più questo contributo aggiuntivo. È doveroso darlo e la Campania lo darà, ho dato agli uffici disposizioni in tal senso, mi auguro ci sia presto l’incontro con le organizzazioni sindacali per i dettagli».

DOBBIAMO MANTENERE IL RIGORE. Anche nella fase 2 «dovremo mantenere il rigore nei comportamenti, il distanziamento sociale, dopo il 1° maggio in Campania sarà obbligatorio indossare le mascherine. Non è che torniamo a come eravamo tre mesi fa. Lo dico perché qualcuno mi scrive dicendomi che così non si può riprendere la movida: ma tu sei scemo o sei buono?». «C’è gente che si è bevuta il cervello e non ha capito che riprendiamo in un contesto di prudenza e di tutela rispetto ai pericoli di ripresa del contagio. Rispetteremo i protocolli di sicurezza previsti anche per le attività economiche quando riprendono», ha aggiunto De Luca.

SULLA QUESTIONE DELIVERY E CIBO DA ASPORTO. «Credo che nella mattinata di domani faremo qualche aggiustamento negli orari di consegna dei cibi a domicilio, ma sostanzialmente manterremo lo schema deciso».

PER IL CONTRIBUTO ALLE IMPRESE. «Stiamo lavorando in queste ore per il contributo dei 2000 euro da dare alle imprese. Le imprese che ne hanno fatto richieste sono 90mila. Così come abbiamo già 50mila richieste del contributo di mille euro per i professionisti lavoratori autonomi». «Vi devo raccontare – prosegue De Luca – l’avventura del contributo di 2000 euro da dare alle imprese. L’Ue ha dato la possibilità di utilizzare i fondi strutturali per iniziative legate all’emergenza del coronavirus. Ovviamente noi dobbiamo mandare prima l’elenco dei richiedenti a Bruxelles, che a sua volta deve approvare e verificare che non siano aiuti di Stato che violano le norme della concorrenza. Quindi abbiamo mandato a Bruxelles ieri notte all’una l’elenco delle imprese alle quali pensiamo di dare il contributo. Ma la storia non è finita perché abbiamo scoperto che in Italia a proposito di palude burocratica c’è una norma del 31 maggio 2017 che prevede che prima di erogare i contributi a qualunque titolo bisogna mettere sulla piattaforma del ministero dello Sviluppo l’elenco di tutti i richiedenti. Ma per mandare questo elenco noi dovremmo perdere un quarto d’ora per ogni pratica, finiremmo nel 3000. Allora abbiamo deciso che non appena avremo l’avallo dell’Ue, ci auguriamo di averlo tra martedì e mercoledì, noi procediamo con l’erogazione dei duemila euro alle imprese. Stiamo aspettando da quattro mesi l’approvazione di una modifica del patto per la Campania: soldi della Regione. Vediamo se stasera riusciamo ad avere questo parto plurigemellare da parte del ministero del Mezzogiorno». Ha concluso il Governatore in una diretta lunga ma carica di contenuti che non ha risparmiato nessuno e ha posto l’attenzione su tutto.

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