Menade, la donna di Giovanna Panico sposa Dionisio e balla sulla vita e sulla morte. Venerdì 31 marzo nella Chiesa dei Santi apostoli di Nola

Venerdì 31 marzo nella Chiesa dei Santi apostoli di Nola il sacro delle mura si mischia al profano degli amori racchiusi nei kaftani di Giovanna Panico che vestono una donna misteriosa, dionisiaca, pronta a tutto pur di amare e sentirsi amata. Una donna che torna a essere protagonista, nonostante faccia “vetrina”. Un percorso sensoriale dove l’ingresso è tutto il viaggio e gli odori sono quelli a Sud dei mondi che Giovanna Panico ripercorre in tessuti e colori, assonanze e fuggenti armonie.

 

MENADE DIONISO, l’antico dio greco, arriva tra gli uomini, entra nella mente delle donne, le sconvolge attraverso la MANIA, le fa MENADI. Le donne della Panico sono libere, dal giudizio degli uomini, dalle loro regole, dal loro amore. Corrono nei boschi, sui monti, come le pantere, forti, indomabili, fissano la preda negli occhi, la fanno a pezzi. Per gli uomini è il CAOS. Ma è la forza della natura, da cui tutto genera, con tutte le sue contraddizioni, la VITA e la MORTE, che solo le donne sanno esprimere.

 

È lo spazio in cui si muovono i KAFTANI, senza confini, senza limiti, nel vortice dei colori, nell’ordine senza tempo, nei movimenti di una danza che segue la FOLLIA del dio, il ritmo dell’anima del mondo, di ARIANNA, che un uomo, un EROE, ha abbandonato. Perché gli uomini, gli EROI, hanno paura delle donne.

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